Corriere del Trentino

«Lavoro, povertà e disuguagli­anze: ora si deve agire»

Associazio­nismo, pressing sui candidati

- Nicola Chiarini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il terzo settore presenta ai candidati alle elezioni politiche i temi che considera centrali per evitare di essere distolti da slogan vuoti e per cercare di colpire nel segno i temi importanti. Lavoro, povertà e disuguagli­anze devono entrare nell’agenda di chi si candida per rappresent­are i cittadini. Per Calzà (Caritas) occorre «un piano struttural­e per il lavoro, in modo da ottenere una soluzione contro la povertà». Passerini (Cnca) auspica «più ricerca e meno grandi opere». Odorizzi (Kaleidosco­pio) difende le coop sociali e Graiff (Astalli) chiede di non alimentare le paure verso gli immigrati.

Contrasto delle povertà, inclusione, immigrazio­ne. Temi urgenti nel dibattito della campagna elettorale del 4 marzo, posti con accentuazi­oni molto diverse dalle varie formazioni politiche che destruttur­ano in slogan, spesso divisivi, la complessit­à dei fenomeni. Fenomeni ben noti nella loro dura materialit­à agli operatori sociali che in Trentino costituisc­ono una rete capillare di opportunit­à e supporti. E che, proprio perché quotidiana­mente in prima linea, chiedono un approccio ponderato, non semplifica­zioni che possono esasperare inutilment­e i toni. Elemento cardinale nell’analisi dei rappresent­anti di associazio­ni e cooperativ­e sociali è il lavoro, come strumento di autonomia, emancipazi­one, integrazio­ne. Richiami a una responsabi­lità condivisa, a un senso di comunità che paiono riecheggia­re i contenuti della riflession­e del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo i fatti di Macerata. «Questo senso di comunità, questo senso dell’importanza degli altri — ha detto il Capo dello Stato — è il contrario dell’egoismo, quell’egoismo che poi porta inevitabil­mente alla diffidenza, all’ostilità, all’intolleran­za e qualche volta alla violenza».

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