Internet sicuro Papà e mamme alleati dei figli
Presentato il «Digital Family Responsability». Kettmaier: svincolarsi dal meccanismo dei like
Adolescenti e rete. La novità più importante annunciata nel corso del Safer Internet Month Trentino all’istituto Sacro Cuore di Trento è il «Digital Family Responsability – genitori e figli in rete».
TRENTO «Crea, connetti e condividi il rispetto: un internet migliore comincia con te». È questo lo slogan scelto per l’edizione 2018 del Safer Internet Day (Sid), la giornata mondiale della sicurezza in rete che si è svolto ieri. Come da consuetudine, in contemporanea con il Sid, l’Agenzia per la famiglia con l’assessorato alle politiche giovanili propone il «Safer Internet Month Trentino», un percorso della durata di un mese composto da diverse iniziative rivolte a studenti, insegnanti e genitori su tematiche come il cyberbullismo, l’adescamento e la dipendenza da internet.
La novità più importante annunciata nel corso dell’evento celebrato all’istituto Sacro Cuore di Trento è il «Digital Family Responsability – genitori e figli in rete». Un progetto sperimentale che vede il coinvolgimento di 25 gruppi di genitori e figli di quattro importanti istituti trentini — l’istituto Sacro Cuore, il liceo scientifico Leonardo da Vinci, la scuola grafica Artigianelli per quanto concerne il capoluogo e l’istituto di istruzione Marie Curie di Pergine — che ha lo scopo di creare più consapevolezza nelle famiglie su che cosa siano i social network, aumentare la dimestichezza dei genitori per questo mondo virtuale e migliorare il dialogo e lo scambio di informazioni tra genitore e figli su quanto accade in rete.
«È un ottimo progetto che darà sicuramente risultati positivi e che spero continui nel futuro» commenta la vicepreside dell’Istituto Marie Curie di Pergine, nonché docente di informatica, Marina Stenghel. «Adotteremo un metodo maieutico che si basa sul far uscire spontaneamente dai ragazzi le loro opinioni e paure anziché spiegarli i concetti» annuncia Matteo Kettmaier, uno dei tre psicologi del team «navigare a vista» che affiancherà il progetto proponendo simulazioni di attacchi on-line di cyberbullismo, sexting, e furto d’identità.
«Il famoso meccanismo dei like di Facebook è stato generato per creare dipendenza di ricerca di gratificazione. Sta a voi svincolarvi da questo meccanismo psicologico e far diventare i social un ambiente più positivo» conclude Kettmaier riferendosi ai ragazzi e ragazze che affollano l’aula.
Il Safer Internet Month, oltre al Digital Family Responsability, prevede per la serata del 5 marzo un incontro con lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini il quale creerà un dibattito accennando ai suoi libri «Abbiamo bisogno di genitori autorevoli» e «Adolescenti navigati».
I risultati della sperimentazione con la consegna delle attestazioni Digital family Responsability alle famiglie e alle scuole partecipanti saranno consegnate il 6 marzo dalle ore 8.30 nella giornata conclusiva del progetto.