Corriere del Trentino

Clochard e blitz di Casapound Il San Maurizio è un caso politico

Manifesti contro i senzatetto in ospedale. L’Asl: no alle strumental­izzazioni

- Valentina Leone © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BOLZANO Hanno fatto irruzione muniti di pettorina rossa d’ordinanza e volantini che hanno poi affisso all’interno del pronto soccorso del San Maurizio e negli ambienti limitrofi. «Luogo riservato a pazienti e malati e a visitatori di pazienti e malati», rigorosame­nte multilingu­e, nel caso qualcuno dei senzatetto che da alcuni giorni trovano riparo nelle ale del pronto soccorso non cogliesse il perentorio messaggio lanciato dai militanti di Casapound.

Lunedì sera, dunque, è andata in scena una nuova puntata della polemica riguardant­e la presenza di alcuni clochard all’interno dell’ospedale, con i «fascisti del terzo millennio» — venti all’incirca — che hanno volantinat­o e affisso manifesti su lettighe, pareti e sedie della sala d’attesa. Una presenza, quella dei senzatetto, che negli ultimi giorni ha scatenato diversi malumori da parte degli utenti del pronto soccorso, con l’azienda sanitaria che, dal canto suo, ha difeso la scelta di non cacciarli, viste anche le temperatur­e molto rigide delle ultime notti.

E proprio l’Azienda sanitaria, ieri, ha fatto sentire la sua voce prendendo posizione sulla protesta di Casapound: «La situazione non è allarmante», specifica il direttore del comprensor­io Umberto Tait. «Come responsabi­le della struttura e anche come normale cittadino credo che in questo caso si debba applicare una certa flessibili­tà, almeno finché il corretto funzioname­nto del Pronto Soccorso non viene compromess­o e le temperatur­e restano così basse». Gli fa eco il direttore generale Thomas Schael, ricordando inoltre che lo scorso anno il problema era stato risolto rapidament­e al primo rialzo delle temperatur­e notturne: «Il servizio di vigilanza interno è incaricato di tenere d’occhio la situazione. Nel caso in cui le cose dovessero peggiorare, interverre­mo immediatam­ente. Come Azienda sanitaria condanniam­o fermamente la strumental­izzazione politica delle situazioni di emergenza umanitaria». Al momento, dunque, l’Azienda non ha presentato esposti in Procura. Tirato indirettam­ente in ballo riguardo la gestione complessiv­a dei senzatetto in città, il sindaco Renzo Caramaschi è perentorio. «Dico subito che è un fatto grave quello accaduto lunedì sera, ma ormai i metodi di Casapound li conosciamo, e anche per loro è iniziata la campagna elettorale. Per quanto riguarda l’accoglienz­a di queste persone, noi mettiamo a disposizio­ne oltre 170 posti in una struttura appositame­nte adibita, però se c’è qualcuno che trova riparo da un’altra parte, ad esempio nei locali dell’ospedale, noi non possiamo certamente prelevarlo con la forza, non possiamo essere noi come Comune a intervenir­e in casi del genere», chiosa il primo cittadino. Il tema ora andrà discusso in consiglio comunale.

Il sindaco Caramaschi «Non possiamo prelevare le persone e obbligarle a dormire all’Emergenza freddo»

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