Anpi dura: le istituzioni impediscano questi «raid» Il Pd: propaganda oscena
BOLZANO L’azione di Casa-Pound al Pronto soccorso solleva critiche partitiche e no.
Dura la reazione dell’Anpi altoatesina che — in una lettera del neopresidente Guido Margheri a prefetto, questore, sindaco e Landeshauptmann — definisce la mobilitazione di Casa-Pound «una sorta di ronda» e bolla l’iniziativa come «chiaramente finalizzata a diffondere la “politica della paura” a scopi elettoralistici».
Secondo l’Anpi è comunque «inconcepibile che in uno Stato di diritto, in piena campagna elettorale, si consenta a qualcuno, in particolare ai nostalgici di un passato esplicitamente condannato dalla nostra Costituzione, di scorazzare per la città e fare i comodi propri persino in luogo pubblico come l’ospedale» Ergo: «Si chiede alle istituzioni di attivarsi al fine di evitare lo svolgimento di tali iniziative».
Il consigliere comunale socialista Claudio Della Ratta allarga l’orizzonte sul disagio in città: «Già si era permesso di trasformare la più grande biblioteca cittadina (in lingua italiana), da servizio formativo a locale che fornisce anche un servizio di ritrovo e riscaldamento ai senzatetto (talvolta non si poteva accedere al bagno perché “qualcuno” vi si stava lavando i capelli), ora l’analoga situazione del Pronto soccorso fa riflettere sulle capacità della nostra classe dirigente — dice Della Ratta — se, pur in presenza di ricoveri per i senzatetto si ritiene corretto, per un eccesso immotivato di buonismo a spese della collettività legittimare un uso improprio della struttura ospedaliera, significa che queste persone dovrebbero smettere di gestire l’ospedale e chiedere un impiego alla Caritas». Della Ratta ipotizza velatamente perfino il reato di omissione d’atti d’ufficio per chi non risolve la situazione del Pronto soccorso.
Una soluzione, anche se provvisoria, la prefigura Mauro De Pascalis (Pd) che — dopo aver bollato l’iniziativa di CasaPound come «oscena iniziativa elettorale che strumentalizza sacche di marginalità» — suggerisce: «Se l’Asl decide di accettare che questa gente trovi riparo notturno all’ospedale, allora è il caso che questo venga regolamentato e, in attesa di soluzioni definitive, si trovi per loro un luogo idoneo dentro la struttura , in modo da liberare da eventuali pressioni un reparto delicato come il Pronto soccorso — dice De Pascalis — intanto, sarebbe anche opportuno far arrivare già ora al Pronto soccorso operatori sociali per vedere se queste persone possono trasferirsi da lì ai centri a loro dedicati».
Eloquente il video postato su facebook dal consigliere comunale leghista Filippo Maturi: «Il Pronto soccorso è trasformato in un dormitorio», dice Maturi in loco, facendo seguire immagini di un senzatetto che si lava i piedi nel bidet e un altro che beve vodka a sorsate dalla bottiglia appena aperta. Il capogruppo del Carroccio, Carlo Vettori parla di «immagini che fanno male, perché non si trova una soluzione per rendere confortevole per malati e pazienti un luogo in cui si dovrebbero garantire alti standard igienicosanitari. Problemi non risolti che portano a proteste sul web e a marce squadriste neofasciste, non accettabili e giustificabili». Vettori in generale parla di una dirigenza incapace di risolvere i problemi e ne chiede le dimissioni, insieme a quelle dell’assessora Martha Stocker.
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