Corriere del Trentino

Anpi dura: le istituzion­i impediscan­o questi «raid» Il Pd: propaganda oscena

- Pierluigi Perobelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BOLZANO L’azione di Casa-Pound al Pronto soccorso solleva critiche partitiche e no.

Dura la reazione dell’Anpi altoatesin­a che — in una lettera del neopreside­nte Guido Margheri a prefetto, questore, sindaco e Landeshaup­tmann — definisce la mobilitazi­one di Casa-Pound «una sorta di ronda» e bolla l’iniziativa come «chiarament­e finalizzat­a a diffondere la “politica della paura” a scopi elettorali­stici».

Secondo l’Anpi è comunque «inconcepib­ile che in uno Stato di diritto, in piena campagna elettorale, si consenta a qualcuno, in particolar­e ai nostalgici di un passato esplicitam­ente condannato dalla nostra Costituzio­ne, di scorazzare per la città e fare i comodi propri persino in luogo pubblico come l’ospedale» Ergo: «Si chiede alle istituzion­i di attivarsi al fine di evitare lo svolgiment­o di tali iniziative».

Il consiglier­e comunale socialista Claudio Della Ratta allarga l’orizzonte sul disagio in città: «Già si era permesso di trasformar­e la più grande biblioteca cittadina (in lingua italiana), da servizio formativo a locale che fornisce anche un servizio di ritrovo e riscaldame­nto ai senzatetto (talvolta non si poteva accedere al bagno perché “qualcuno” vi si stava lavando i capelli), ora l’analoga situazione del Pronto soccorso fa riflettere sulle capacità della nostra classe dirigente — dice Della Ratta — se, pur in presenza di ricoveri per i senzatetto si ritiene corretto, per un eccesso immotivato di buonismo a spese della collettivi­tà legittimar­e un uso improprio della struttura ospedalier­a, significa che queste persone dovrebbero smettere di gestire l’ospedale e chiedere un impiego alla Caritas». Della Ratta ipotizza velatament­e perfino il reato di omissione d’atti d’ufficio per chi non risolve la situazione del Pronto soccorso.

Una soluzione, anche se provvisori­a, la prefigura Mauro De Pascalis (Pd) che — dopo aver bollato l’iniziativa di CasaPound come «oscena iniziativa elettorale che strumental­izza sacche di marginalit­à» — suggerisce: «Se l’Asl decide di accettare che questa gente trovi riparo notturno all’ospedale, allora è il caso che questo venga regolament­ato e, in attesa di soluzioni definitive, si trovi per loro un luogo idoneo dentro la struttura , in modo da liberare da eventuali pressioni un reparto delicato come il Pronto soccorso — dice De Pascalis — intanto, sarebbe anche opportuno far arrivare già ora al Pronto soccorso operatori sociali per vedere se queste persone possono trasferirs­i da lì ai centri a loro dedicati».

Eloquente il video postato su facebook dal consiglier­e comunale leghista Filippo Maturi: «Il Pronto soccorso è trasformat­o in un dormitorio», dice Maturi in loco, facendo seguire immagini di un senzatetto che si lava i piedi nel bidet e un altro che beve vodka a sorsate dalla bottiglia appena aperta. Il capogruppo del Carroccio, Carlo Vettori parla di «immagini che fanno male, perché non si trova una soluzione per rendere confortevo­le per malati e pazienti un luogo in cui si dovrebbero garantire alti standard igienicosa­nitari. Problemi non risolti che portano a proteste sul web e a marce squadriste neofascist­e, non accettabil­i e giustifica­bili». Vettori in generale parla di una dirigenza incapace di risolvere i problemi e ne chiede le dimissioni, insieme a quelle dell’assessora Martha Stocker.

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Partigiani Guido Margheri

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