La bretella Mira va fatta
Desidero fare alcune considerazioni sul venire meno del collegamento stradale dalla Mira a Viale Caproni che avrebbe alleggerito in via definitiva il traffico, soprattutto pesante. La suddetta bretella era stata inserita nel Piano regolatore comunale sin dal 2009. Era ed è considerata una soluzione fondamentale. Ricordo, inoltre, che la congiunzione del collegamento con viale Caproni nelle vicinanze della rotonda della Favorita, era stato pensato anche in funzione della possibile tangenziale esterna, che proprio dalla Favorita,sovrappassando l’Adige, andando in galleria in zona Mossano, sarebbe arrivata alla rotonda dello stadio Quercia. Tutto ciò è dal 2008 ancora presente nel Piano urbanistico provinciale. Adesso leggiamo che la suddetta bretella non si può fare per i costi eccessivi. Anche qui mi permetto di precisare che 5-6 milioni per un investimento così importante non devono spaventare. La Provincia ha appena presentato il proprio bilancio preventivo 2018 che supera, per la prima volta, i 5 miliardi di euro. Mi sembra impensabile non avere la forza politica di chiedere per Rovereto, ma meglio per l’intera Vallagarina, il finanziamento di un’infrastruttura decisiva per la vivibilità e la sicurezza cittadina. Aggiungo che se dalla Provincia arrivasse un no, il Comune, che disporrà per il 2018 di ben 116 milioni di risorse, può sempre far fronte a quel fabbisogno attraverso un semplice mutuo. Agli attuali tassi d’interesse, molto favorevoli, 6 milioni di mutuo ventennale costringerebbero le casse comunali a una rata di circa 500.000 euro all’anno: assolutamente sostenibile. Ho pure letto che l’alternativa proposta dall’assessore Plotegher alla bretella sarebbe via Fermi. Ebbene, quella è una via che passa in mezzo a un quartiere molto popoloso, non sembra proprio una soluzione di buon senso. Le risorse non devono essere un alibi quando si progetta a lungo termine per il bene dei cittadini. Visione e coraggio non devono mancare.
Paolo Farinati,