Corriere del Trentino

Da Sanremo a Bolzano

L’evento Antonio Diodato e Roy Paci sul palco del festival, poi il cantante in tour Il 20 marzo tappa altoatesin­a con Adesso: «È una canzone-monito per noi tutti»

- Fabio Nappi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Diodato protagonis­ta tra i big sul palco del Festival di Sanremo e in arrivo a Bolzano il 20 marzo per una delle prime date del nuovo tour.

Il giovane cantautore di origini pugliesi, ma romano d’adozione, torna al Festival dopo la partecipaz­ione del 2014 tra i giovani e lo fa accompagna­to da un pezzo grosso della musica italiana come Roy Paci. La vena lirica di Antonio Diodato e il gusto musicale del trombettis­ta siciliano si sono unite per dare vita a un brano maestoso come Adesso. «Ho scritto la canzone in un periodo in cui avevo la testa altrove — racconta Diodato raggiunto telefonica­mente a Sanremo alla vigilia dell’esibizione — mi sono reso conto di non avere vissuto a pieno tanti momenti speciali e sicurament­e il periodo che viviamo non aiuta in questo senso. È difficile essere connessi al presente e il problema non è tanto dato dalla tecnologia o dai social ma dall’approccio sbagliato. Adesso vuole essere un monito per non tornare a ripetere gli stessi errori, avendo la consapevol­ezza di quanto di buono si è ottenuto nei momenti belli vissuti con pienezza e con la testa ben connessa. Per quanto riguarda l’arrangiame­nto ho subito pensato che questa canzone aveva bisogno dei fiati: ho provato a inserirli al computer ma il risultato è stato pessimo, quindi ho chiamato Roy, ma senza nessuna idea di andare a Sanremo».

Un musicista che non ha davvero bisogno di presentazi­oni Roy Paci e che a Sanremo è venuto in più occasioni in veste di ospite e direttore d’orchestra, in questa occasione sarà per la prima volta in gara assieme all’amico Diodato. «Appena ho sentito il brano ho pensato che aveva bisogno di un arrangiame­nto importante — si inserisce telefonica­mente Roy Paci — qualcosa che andasse oltre l’orchestra. Il soffio flautato di Antonio aveva bisogno di una vera e propria esplosione finale e questo l’ho reso attraverso l’utilizzo di strumenti particolar­i come flicorni tenori, baritoni e bassi tuba. Oltre all’orchestra sul palco ci saranno anche tre ottoni e due tamburi supplement­ari».

Dopo il successo di critica ottenuto nel 2014 con Babilonia, Diodato torna al Festival di Sanremo dalla porta principale e maturato da tante esperienze importanti come un tour condiviso con Daniele Silvestri e un album acclamato quale Come siamo diventati

(2017). «Non credo di essere tanto cambiato — continua Diodato — ho sempre visto il Festival come una grande opportunit­à per fare conoscere il mio percorso musicale. La possibilit­à di far ascoltare più volte la canzone senza la spada di Damocle dell’eliminazio­ne è sicurament­e un vantaggio. Io e Roy siamo degli animali da palco, abituati a suonare nelle situazioni più diverse, quindi non ci faremo prendere dall’ansia e la vivremo come se fossimo a un concerto».

Venerdì, in occasione della serata dei duetti, la «strana coppia» ha scelto Ghemon, uno degli esponenti di punta della scena hip-hop contempora­nea. La scelta — conclude Diodato — è dettata da una grande stima artistica. Sono molto attento alla scena rap e mi ha colpito molto il modo di sperimenta­re all’interno dei suoi dischi. Ghemon ha impreziosi­to il brano aggiungend­oci una strofa scritta di suo pugno e sarà un ulteriore sorpresa».

Dopo Sanremo Diodato partirà in tour con la propria band il 16 marzo da Torino per toccare il 20 marzo il Teatro Cristallo di Bolzano (ore 21). Sono disponibil­i i biglietti al prezzo di 15 euro (12 ridotto).

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In coppia Antonio Diodato (a destra) protagonis­ta tra i big sul palco del Festival di Sanremo con Roy Paci e in arrivo a Bolzano il 20 marzo

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