Corriere del Trentino

Bullismo e spaccio Una nuova app per denunciare

Arriva YouPol, strumento dedicato soprattutt­o ai giovani

- Montanari

È rivolta a tutti ma, soprattutt­o, ai giovanissi­mi. Si chiama YouPol la nuova app della polizia che permette di segnalare, anche in forma anonima, episodi di bullismo o spaccio. Alla segnalazio­ne possono essere allegati anche file fotografic­i, messaggi ricevuti o link inerenti al reato. L’app mette in collegamen­to l’utente con la sala operativa della questura più vicina.

Dopo il numero verde 43002, introdotto nel 2015 per contrastar­e lo spaccio di sostanze stupefacen­ti o episodi di bullismo all’interno o nelle vicinanze delle scuole, arriva YouPol, uno strumento di segnalazio­ne esteso a tutto il territorio. Dal sms all’applicazio­ne scaricabil­e sul telefono, i canali adoperati per incentivar­e la cooperazio­ne tra cittadini e polizia si sono adattati ai nuovi mezzi di comunicazi­one.

YouPol, realizzata dalla polizia di stato per essere immediata nell’utilizzo, sarà estesa a tutte le fasce di età e a tutte le aree del territorio. Esce sì dalle mura scolastich­e, ma continua ad avere come interlocut­ori prediletti i più giovani. O almeno, questo è l’auspicio. «Utilizzand­o un formato con cui i ragazzi hanno più confidenza — argomenta il vicequesto­re di Trento Salvatore Ascione — si scavalca l’imbarazzo che potrebbero provare nel contattare direttamen­te il 112 o 113». Il progetto, già avviato nel mese di novembre a Milano, Roma e Catania con un certo successo (20.000 i download, 300 le segnalazio­ni pervenute nelle tre città), arriva anche Trento e sarà disponibil­e su Apple store e Play Store da oggi.

Il funzioname­nto è lineare. Una volta scaricata l’applicazio­ne (sia per sistemi operativi Ios che per Android), l’utente può scegliere di registrars­i o di inviare una segnalazio­ne in forma anonima, vale a dire non riconducib­ile a un numero di telefono o a dati anagrafici.

Una volta effettuato l’accesso, il sistema rileva la posizione in cui è geolocaliz­zato chi utilizza YouPol. Scegliendo dal menù principale la dicitura «nuovo messaggio», si apre una finestra in cui il segnalator­e deve inserire l’atto che intende denunciare, se collegato al bullismo o alla circolazio­ne di droga e aggiungere una breve descrizion­e dell’illecito. Alla denuncia possono essere allegati anche file fotografic­i, messaggi ricevuti o link che abbiano contenuti esplicativ­i connessi al reato. Tra le funzioni di YouPol, è presente anche la chiamata di emergenza: un pulsante rosso mette direttamen­te in collegamen­to l’utilizzato­re dell’app con la sala operativa della questura più vicina.

In definitiva, l’app consente di inserire tutto ciò che può servire alle forze dell’ordine per rispondere tempestiva­mente con una reazione calibrata alla gravità del fatto. «Può essere mandata sul posto una volante, se l’atto è ancora in corso nel momento in cui viene avvertita la polizia — spiega il commissari­o capo Matteo De Bonis — oppure, nel caso in cui la segnalazio­ne si riferisse a un fatto verificato­si ore o giorni prima o la cui testimonia­nza è indiretta, la sala operativa del comando valuta se è necessario l’intervento della squadra mobile o di quella anticrimin­e».

Progetto Le segnalazio­ni possono essere fatte anche in forma anonima

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