Corriere del Trentino

«Progetto interessan­te, ma servono aggiustame­nti»

Pedrotti, neoeletto presidente degli infermieri, rilancia: «La sfida del futuro è la cronicità»

- E. Fer.

Daniel Pedrotti è il TRENTO nuovo presidente del Collegio degli infermieri, assistenti sanitari e vigilatric­i d’infanzia del Trentino (Ipasvi). La sua nomina è stata ufficializ­zata mercoledì sera, in occasione della prima riunione del nuovo consiglio direttivo, del quale non fa parte, pur avendone avuto diritto, l’ex presidente Luisa Zappini: risultata la quarta più votata, ha rinunciato alla carica qualche giorno fa. Al suo posto il primo dei non eletti, Mirko Prada, tesoriere nel direttivo precedente. Vicepresid­ente è stata eletta Cristina Chiogna, mentre Manuela Gottoli è stata nominata segretaria e Franca Dallapè tesoriera.

Non commenta Pedrotti, coordinato­re dei corsi master dell’Azienda sanitaria, l’uscita di scena di Zappini, dopo l’indagine a suo carico per il presunto utilizzo improprio della legge 104 e le polemiche sul bando di concorso per la Centrale unica di emergenza (dalla cui dirigenza è stata rimossa a inizio settimana): «Non ho informazio­ni a proposito — dice — per il funzioname­nto del Collegio abbiamo solo provveduto a scegliere il primo dei non eletti per raggiunger­e i quindici membri all’interno del consiglio». Il prossimo giovedì, alla seconda riunione del gruppo, saranno distribuit­i programma e priorità: le tre parole chiave del mandato, come aveva dichiarato Pedrotti al Corriere

del Trentino all’indomani dello scrutinio delle votazioni, saranno «rinnovamen­to, partecipaz­ione e trasparenz­a»: «Faremo in modo che il Collegio sia la casa profession­ale di tutti gli infermieri del Trentino, cercando di raccoglier­e le loro istanze e tradurle in progetti — ricorda il neo-eletto — faremo in modo, inoltre, che le decisioni prese in seno al consiglio siano accessibil­i a tutti gli iscritti, sia tramite il web che attraverso il tam tam sul territorio». Tra le sfide più importanti, il passaggio da Collegio a Ordine, così come indicato dal ddl Lorenzin sul riordino delle profession­i sanitarie, i cui decreti attuativi dovrebbero essere emanati a marzo.

Una riflession­e Pedrotti la spende anche per la riorganizz­azione in itinere della medicina territoria­le, in cui rientrano Aft e Uccp ma anche l’infermiere di comunità: «Si tratta di un progetto interessan­te, è necessario trovare gli aggiustame­nti adatti per farlo entrare a regime — commenta — la sfida per la sanità del futuro è sicurament­e la cronicità: medici di medicina generale e infermieri possiedono le competenze necessarie per sviluppare le capacità di autocura dei singoli nel gestire la propria patologia il più possibile a domicilio».

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La svolta Il nuovo direttivo del collegio Ipasvi che apre una nuova stagione

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