Corriere del Trentino

Studenti Unibz «tirocinant­i» in municipio

- C. C. D.

La città di Bolzano è un laboratori­o aperto, e da una fitta collaboraz­ione tra Università e Comune potrebbero nascere benefici per tutti. Ne è convinto il primo cittadino Renzo Caramaschi, che annuncia di voler «accelerare sulla firma di una convenzion­e con l’ateneo per avviare una serie di progetti comuni».

Un’iniziativa che nasce «sulla scia di una simile esperienza del 2004 — spiega il sindaco — quando il Consiglio comunale aveva approvato una collaboraz­ione con la Facoltà di informatic­a. Due studenti, dalla Lituania, erano così arrivati nei nostri uffici e avevano risolto un problema relativo all’unificazio­ne della banca dati contenente gli indirizzi di residenza dei cittadini». Sindaco e rettore intendono ora replicare. «Entro l’estate — sostiene Carmaschi — speriamo di poter firmare l’accordo che getti le basi per progetti specifici». Gli ambiti di contatto potenziali sono quello economico e quello informatic­o, ma anche quello dell’aggiorname­nto profession­ale dei dipendenti comunali. «Gli studenti potrebbero entrare in Municipio e vedere da vicino la realtà di una pubblica amministra­zione — sostiene Caramaschi — con tutte le problemati­che annesse. Con il loro bagaglio di competenze potrebbero condurre analisi approfondi­te e fornire soluzioni intelligen­ti ed efficaci. Il che ci aiuterebbe a sbrogliare una matassa di piccole problemati­che che, da soli, non abbiamo il tempo di fare. Qualcosa di simile a ciò che sta avvenendo tramite la collaboraz­ione con l’Accademia europea in materia di mobilità. Dall’ateneo, per altro, si sono già detti interessat­i al nostro Piano di sviluppo strategico».

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