Truppe alpine, Bonato lascia: comando a Berto
Confermato il forte legame con il territorio. «Il piano permute dà ottimi risultati»
BOLZANO Avvicendamento al comando delle truppe alpine. Dopo tre anni e mezzo il generale Federico Bonato lascia Bolzano, per trasferirsi a Roma dove assumerà l’incarico di Comandante delle Forze operative dell’Esercito italiano nella capitale. Nel corso di una cerimonia alla presenza del capo di stato maggiore dell’Esercito italiano, Danilo Errico, ieri all’aeroporto militare di San Giacomo si è tenuto il passaggio ufficiale di consegne, con l’investitura del nuovo comandante Claudio Berto.
Nel corso della sua carriera, il generale ha ricoperto importanti incarichi sia in Italia che all’estero, tra i quali quelli presso le brigate alpine Taurinense e Julia, il comando del IV Corpo d’armata alpino, la scuola militare alpina, lo stato maggiore dell’Esercito, diversi comandi Nato in Afghanistan e nel Kosovo e, da ultimo, il comando per la formazione e scuola di applicazione dell’Esercito.
«Per me è una grande emozione essere tornato tra gli alpini — ha spiegato Berto — negli anni ho conosciuto tanti ragazzi di tanti dialetti diversi, uniti dal coraggio e dall’orgoglio di vestire questa uniforme».
Il generale ha sottolineato l’importanza del dialogo con le autorità locali, anche nell’ottica nell’ambito del protocollo di intesa tra il ministero della Difesa e la Provincia, finalizzato alla riqualificazione delle aree militari: «Quando mi sono arruolato io — ha ricordato — l’Esercito contava circa 300.000 uomini: oggi siamo circa un terzo ed è giusto che queste strutture rimaste inutilizzate vengano messe al servizio del territorio, che ricambia in maniera eccellente garantendo a noi delle sedi che si sono sempre rivelate all’altezza».
L’uscente Bonato ha salutato i suoi uomini: «È stato un onore e ci siamo tolti grandi soddisfazioni — ha spiegato — lascio il comando con un certo dispiacere, perché è uno dei compiti più affascinanti per un militare, ma sono pronto a fare il mio dovere e il mio meglio nella nuova posizione». Bonato ha poi sottolineato il prezioso concorso fornito in più di un’occasione alla protezione civile, con le squadre soccorso alpino militare dei reparti dipendenti prontamente intervenute in situazioni di emergenza, come quella di Vallelunga qualche settimana fa. Infine il saluto del capo di stato maggiore Errico, che il 27 febbraio lascerà l’incarico: «L’atto di rigenerarsi e rinnovarsi fa parte dell’esercito italiano — ha detto — man mano che il mondo cambia anche l’organizzazione cambia, pur restando uguali i valori».