Corriere del Trentino

Da Dürer a Hokusai, i maestri della xilografia

- Nadia Marconi

È difficile tracciare una storia precisa della tecnica xilografic­a, ovvero dell’uso del legno come matrice per l’incisione, date le origini abbastanza incerte di questa pratica incisoria. Già nell’Egitto copto del V e VI secolo infatti venivano incise delle superfici di legno per poi essere utilizzate per la stampa su stoffa. Tuttavia si può affermare con una certa sicurezza che la xilografia così come la conosciamo oggi, nasce nella Cina dell’VIII secolo, godendo poi di un notevole sviluppo grazie all’invenzione e diffusione della carta. Per quanto riguarda l’Europa, le prime xilografie vengono prodotte a partire dal XIV secolo, ma sarà nel Cinquecent­o che la tecnica vedrà una diffusione capillare, quale mezzo per illustrare i primi libri a stampa, mentre il più antico testo dedicato alla stampa su legno è il Trattato della

pittura o Libro dell’arte di Cennino Cennini, pubblicato nel 1437. Tra i numerosiss­imi artisti che sono ricorsi alla tecnica xilografic­a, nomi celebri e maestri della propria epoca quali Albrecht Dürer, Domenico Beccafumi, Katsushika Hokusai, Félix Vallotton, Ernst Ludwig Kirchner e Maurits Cornelis Escher. A proporre in questi giorni un tuffo nella storia della xilografia, sarà la mostra che aprirà questa sera al Museo Civico di Brunico. L’arte del torchio: Xilografie da Dürer ai tempi nostri

verrà inaugurata a partire dalle 19 e propone più di 80 opere realizzate con questa tecnica incisoria. Tra le opere in mostra, provenient­i per la maggior parte dalla collezione del museo stesso, alcune sono state realizzare da nomi celebri: Max Beckmann, Wassily Kandinsky, Käthe Kollwitz, Franz Marc, Carl Moser ed Emil Nolde. L’esposizion­e nasce per presentare lo sviluppo della tecnica incisoria in Europa, partendo dal tardo Medioevo per arrivare al presente, attraverso l’opera di alcuni dei suoi esponenti di spicco. Dürer fu uno dei primi artisti ad apporre il proprio nome sulle incisioni, elevando la tecnica a livello di arte e riservando­si in questo modo anche i diritti circa la riproduzio­ne delle opere. Arrivando all’Espression­ismo, movimento cui si deve una vera e propria rinascita della xilografia, ritroviamo Gauguin e Munch. La xilografia fu anche una delle tecniche preferite dagli esponenti del gruppo «Die Brücke» per la possibilit­à di produrre stampe artistiche dall’ampia diffusione. La mostra proseguirà fino all’11 marzo.

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