Merler (Civica) «Prg, troppi ritardi Strada in salita»
Merler (Civica): mi candiderò alle provinciali
TRENTO Povera Trento, dei due anni e mezzo di amministrazione del centrosinistra autonomista, il consigliere comunale di Civica Trentina, Andrea Merler, salva ben poco, mentre guarda lontano puntando alle elezioni provinciali del prossimo autunno.
La Giunta di Trento ha fatto il punto sugli ultimi anni di mandato, un «bilancio sociale» raccolto in un libretto, lo ha letto?
«Certo, ma non ho visto cose strabilianti. Investire sulle scuole, sulle piste ciclabili mi sembra il minimo. Piuttosto credo che la maggioranza non abbia nulla da festeggiare in pompa magna. Abbiamo assistito a una lotta fratricida, un vuoto di leadership con un sindaco che non rappresenta la sua maggioranza, né tanto meno i cittadini. Da qui sono nate quelle complessità che hanno ingessato l'amministrazione.
Cosa avrebbe penalizzato il lavoro dell’amministrazione comunale?
«I continui mal di pancia, le difficoltà solo nel formare la giunta, il rimpasto che c’è stato, quattro consiglieri usciti dal Pd, tutte le volte che sono andati sotto su delibere importanti. Penso ad esempio alla riorganizzazione del personale, bocciata due volte. Ci sono 1500 dipendenti che non si sentono parte di un progetto politico. Questo comporta una macchina che va a rilento burocraticamente e amministrativamente».
Si sta lavorando a una nuova pianificazione urbanistica, c’è la revisione del Prg all’orizzonte…
«In campo edile manca una mano che conduce. I tempi per le concessioni edilizie sono i più lunghi del Trentino. Anche per le sanatorie ci sono tempi biblici. Quanto al Prg vige la piena confusione. Sono state tolte parte delle deleghe all’assessore competente dopo che il Pd ne aveva chiesto le dimissioni. Il sindaco Andreatta le ha vocate a se stesso, come le ha per la sicurezza, e mi pare vi siano pesanti criticità».
Il sindaco dice che il Prg verrà approvato entro questa legislatura.
«Non ne sono certo e lo dico da membro della commissione urbanistica. Vedo uno scenario piuttosto in salita, doveva arrivare la prima adozione ancora la scorsa legislatura e invece siamo ancora qua».
Trento ha un problema di convivenza sociale?
«Trovo inaccettabile che una città di 118 mila abitanti abbia intere zone in balia della delinquenza. Cinque anni fa avevo proposto di vietare l’alcol nei parchi cittadini, non è passata e ora vediamo come sono ridotti. Il prossimo mese arriverà in aula la proposta di multare prostitute e clienti».
Ma c’è qualcosa che salva nel lavoro di questa giunta?
«Non mi viene in mente nulla di particolare, anche sul turismo, dove si è investito molto sulla cultura, si è sbagliato a non cavalcare certi segmenti. Mancano strutture di un certo livello, si sono spesi 12,5 milioni per ristrutturare l’ex rsa in piazza Fiera per farne uffici pubblici, quando a Trento manca un hotel 5 stelle lusso. Non abbiamo un campo da golf a 9 buche e i turisti vanno a Riva. Sono fette di mercato da abbracciare»
Sul welfare e il sociale c’è sempre stata un’amministrazione attenta.
«Questo lo riconosco, ma il 90% di ciò che viene investito arriva dalla Provincia. La gestione dell’organizzazione delle politiche sociali è dispersiva, si spendono 188 milioni per la spesa corrente e 6 milioni al mese per pagare i dipendenti».
A breve andrete in aula a discutere la variazione di bilancio, cosa dobbiamo aspettarci?
«Chiederemo un nuovo lido esterno per la città, una struttura decente, sostegni alle famiglie e ai giovani».
Come sono i rapporti all’interno dell’opposizione? Tra le vostre fila c’è Antonia Romano di Altra Sinistra che proprio di centrodestra non è, e poi ci sono anche i Cinque Stelle.
«Antonia Romano è indipendente ha votato sia per la maggioranza che per l'opposizione, i Cinque Stelle stanno politicamente maturando, in passato hanno votato emendamenti della maggioranza senza capirli».
Lei si candiderà per le provinciali?
«Si, sono interessato. Credo sia importante rappresentare gli interessi della città all’interno di un consiglio provinciale molto attento alle valli».
Che ruolo avrà nella prossima partita elettorale della città?
«Contribuirò a costruire la squadra, saranno le parti a scegliere il ruolo da affidarmi: da capitano, da allenatore, da terzino, da mezz’ala. La città ha bisogno di governo».