Stenico-Testor, confronto «rosa» tra Pirubi e sci
Elena Testor (Centrodestra)
Valdastico, autonomia, aree trascurate, impianti da sci, ma anche burocrazia e lavoro giovanile. Molti i temi di confronto e scontro tra le due candidate nel collegio senatoriale della Valsugana, Eleonora Stenico ed Elena Testor.
TRENTO Imprenditrice, ladina, Procuradora del Comun General de Fascia. Elena Testor, candidata al Senato nel collegio uninominale della Valsugana, si presenta come perno tra le istanze di Forza Italia, da sempre attenta alle Pmi, e delle minoranze linguistiche. «Ci si arroga il diritto di contenere l’autonomia entro i confini di determinate forze politiche — dice — ma è patrimonio di tutti».
Testor, Forza Italia con l’intero centrodestra rivendica l’urgenza di tornare a governare il Paese. Quali i perni programmatici che ritiene più significativi?
«Ciò che conta, oggi, è ridare linfa al Paese attraverso una flat tax che si riassume nella volontà di abbassare le tasse per tutti. Altrettanto centrale è la questione della sicurezza, a lungo trascurata, e l’immigrazione».
Parla di immigrazione. Cambiare cosa significa? Coordinare le politiche di accoglienza con l’Unione europea? Modificare il trattato di Dublino?
«Prima di tutto è bene imparare a ragionare nell’ottica che le persone vanno aiutate. Ciò che serve, allora, è un nuovo piano Marshall, in stretta collaborazione con i Paesi d’origine dei migranti».
La sua esperienza in qualità di Procuradora le ha dato gli strumenti per conoscere i bisogni del territorio. In Valsugana di quali problematiche intende farsi carico?
«Tutto il collegio, seppur vasto, ha una parola che lega le istanze della popolazione: l’economia. Dobbiamo allora porre attenzione ai bisogni di queste valli perché sono state a lungo dimenticate. Invece hanno esigenze serie, inderogabili, e per tenerle abitate, evitando la dispersione della popolazione, dobbiamo lavorare per garantire servizi e irrobustire le aziende».
Lei è imprenditrice, quali sono le richieste delle aziende che intende rappresentare?
«L’eccessiva tassazione unita alla troppa burocrazia mettono in pericolo le piccole e medie imprese, quotidianamente impigliate in un sistema talmente pesante da compromettere l’attività stessa. La burocrazia impegna le Pmi a tal punto da rendere meno efficace la presenza sul mercato nonché la competitività internazionale».
Alternanza scuola-lavoro: le piace il modello della Buona scuola di Renzi?
«Uno degli obiettivi dev’essere far rimanere i giovani nella nostra nazione, evitando fughe e dispersioni di talenti. Dobbiamo quindi adottare tutti gli strumenti affinché i ragazzi, studiando, si avvicinino già al mondo del lavoro, favorendo al tempo stesso assunzioni anche attraverso formule d’ingresso come l’apprendistato. Ma oltre ai giovani non possiamo dimenticare gli anziani: la pensione minima dev’essere portata a mille euro».
Presentando i volti di Forza Italia, Michaela Biancofiore ha parlato di «valanga rosa». La partecipazione femminile è migliorata?
«Dobbiamo insistere ancora e coinvolgere le donne a partecipare attivamente alla vita politica. Anziché delegare dobbiamo essere protagoniste. Al di là della sensibilizzazione, tuttavia, servono strumenti: investire in asili nido e nella conciliazione».
Autonomia, tema sentito dalle minoranze linguistiche che rappresenta. Forza Italia non ha sempre avuto un rapporto felice con le Province speciali: intende contribuire a cambiare la visione del partito?
«Spesso ci si arroga il diritto di contenere l’autonomia entro i confini di una sola parte politica, ma così non è. L’autonomia è di tutti e anche le altre regioni ordinarie devono comprenderne la peculiarità. La nostra terra è esempio di convivenza tra culture, non è privilegio ma senso di responsabilità».