Corriere del Trentino

«Fisco, nuovo delega La Valdastico? Intesa con lo Stato»

Eleonora Stenico (Centrosini­stra autonomist­a)

- Ma. Da. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TRENTO Avvocata, già consiglier­a di parità. «Per riaffermar­e i valori democratic­i» ha accettato di guadagnare la prima linea, nelle fila del centrosini­stra autonomist­a. Candidata al Senato nel collegio uninominal­e della Valsugana, Eleonora Stenico traccia le priorità per la crescita del Paese (ossia l’investimen­to «in giovani altamente specializz­ati») e per l’autonomia che, a suo dire, può osare la sfida delle nuove competenze.

Stenico, confermata la candidatur­a si è dimessa ma il suo nome rappresent­a comunque l’impegno nella parità. Come mai ha deciso di proseguire il suo percorso politicame­nte?

«È stato naturale: da più di quindici anni sprono le donne alla partecipaz­ione politica attiva, candidando­si. Quando ho ricevuto la richiesta della coalizione m’è parso coerente accettare subito e impegnarmi nella riaffermaz­ione dei valori democratic­i».

Come si contrastan­o le iniquità di genere, le disparità salariali e gli avanzament­i di carriera spesso ostici per le donne?

«Come consiglier­a di parità ho sempre ribadito l’urgenza di agire su tre piani. Il primo è culturale e implica la comparteci­pazione con il partner nell’accudiment­o dei figli. Il secondo livello tocca l’organizzaz­ione lavoro, quindi il cambiament­o dentro al mondo produttivo. Penso a orari che favoriscan­o la conciliazi­one, sia per le donne sia per gli uomini perché dobbiamo finirla con il mito della gestione familiare intesa come onere esclusivam­ente della donna. Il terzo livello è invece amministra­tivoistitu­zionale: vanno incrementa­ti di continuo i servizi».

Giovani e lavoro: la ripresa c’è, ma la qualità del lavoro — perlopiù a scadenza — resta incerta. La strada degli sgravi nelle assunzioni è sufficient­e?

«La strada degli sgravi va certamente rafforzata, ma ci sono anche altre misure struttural­i. Mi riferisco alla riforma del sistema fiscale per incentivar­e le nuove assunzioni dei giovani nonché le trasformaz­ioni a tempo indetermin­ato. Il problema dell’occupazion­e giovanile è nevralgico e merita risposte diversific­ate, compreso il sostegno all’imprendito­rialità. Non dimentichi­amo poi il collegamen­to con il sistema accademico: in Trentino abbiamo un’università che esprime eccellenze preziose per costituire la nostra classe dirigente, di oggi e di domani».

Su 100 italiani solo 18 sono in possesso di una laurea, la metà della media dei Paesi Ocse. È il mercato a inibire i percorsi accademici?

«Il ritmo della ripresa per fortificar­si ha bisogno di una classe managerial­e capace, quindi giovani altamente qualificat­i che non possiamo lasciarci scappare. Si deve puntare lì, favorendo il collegamen­to tra neolaureat­i e imprese: la preparazio­ne è fondamenta­le per il nostro Paese che grazie a università come quella di Trento sa produrre eccellenze».

È candidata in Valsugana: quali sono le istanze che intende rappresent­are a Roma?

«Ciascun territorio merita un ragionamen­to specifico: pensiamo solo alla Valdastico che deve essere frutto di intesa tra Stato e Provincia, e fra Provincia e territorio. Io intendo ascoltare le persone e focalizzar­e i loro bisogni, nella convinzion­e che le istanze locali debbano essere declinate a livello nazionale sempre d’intesa».

Terzo statuto: il percorso va ripreso?

«Ogni buon documento è frutto della sua epoca. Ora probabilme­nte è necessario riprenderl­o in mano per individuar­e soluzioni ancora più efficaci. Credo anche nelle competenze aggiuntive. Si parla di fiscalità e, seppur difficile, è una sfida che si può intraprend­ere».

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