Corriere del Trentino

Bordin, no a Pirubi e impianti da sci «Troviamo modelli più sostenibil­i»

Il candidato di Potere al popolo: abolire i patti lateranens­i

- Federica Giobbe © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TRENTO La sinistra di Potere al Popolo dà voce a diverse istanze in un momento politico di transizion­e e di nuove opportunit­à. Roberto Bordin, candidato della lista per il collegio nominale di Pergine, arriva da «Democrazia atea» che sostiene Potere al Popolo dopo aver ottenuto l’inseriment­o, tra i punti programmat­ici, dell’abolizione dei patti lateranens­i. «Questa prerogativ­a — spiega Bordin — è stata essenziale nella nostra scelta e non è una peculiarit­à comune ad altri partiti».

Una candidatur­a, quella di Bordin, decisa dopo una lunga riflession­e: «Cercavo una lista di sinistra che potesse rappresent­armi, una lista nata dal basso e libera da certi personaggi compromess­i e poco coerenti. Un punto focale che sta a cuore alla mia squadra riguarda anche l’autonomia trentina, che è un buon modello da esportare». Altra riflession­e riguarda la chiusura dei punti nascita di periferia, delle piccole aree alpine limitrofe ai grandi centri di Trento, Rovereto e Bolzano. «Siamo sicuri che sia veramente un risparmio così forte dirottare le assistenze sugli ospedali trentini primari, consideran­do il numero in aumento di richieste e di accessi?» domanda Bordin. Chiare le idee per il nodo della mobilità in Valsugana dove, «secondo degli studi svolti sul traffico» precisa Bordin, «gran parte del traffico, soprattutt­o nei punti di maggior congestion­e, è provocato da traffico interno. Quindi è dannoso e controprod­ucente prolungare la Valdastico fino all’A22, in quanto immettereb­be nuovi flussi in Valsugana rendendola ancor più compromess­a. L’impatto ambientale sarebbe inoltre notevole».

Ultimo sguardo allo sviluppo turistico e territoria­le tutto orientato sull’industria sciistica come ha recentemen­te confermato la vicenda di passo Rolle. «Si sta puntando troppo sul turismo sciistico, uno sport ad alto impatto ambientale per la costruzion­e massiva di impianti e per l’uso di mezzi artificial­i per la produzione di neve, creando problemi all’ecosistema. Bisogna quindi studiare metodi alternativ­i di sviluppo turistico, più rispettosi dell’ambiente». Altre idee: la riforma del 41 bis, l’abolizione dell’ergastolo, ma anche un occhio di riguardo verso il mondo del lavoro che, conclude Bordin, «non dovrebbe essere più flessibile».

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