Vertice fra Federcoop e Cassa centrale banca «Assemblea con le Rurali»
TRENTO Un fronte aperto per Ccb è la questione delle quote che le singole Casse versano alle Federazioni. L’invito di Ccb a dimezzare l’importo è stato bloccato da Federcoop. L’altro ieri l’incontro per trovare una via d’uscita. In vista un’assemblea aperta pure alle singole banche, fa sapere il vicepresidente responsabile del credito, Cesare Cattani.
Cattani, vi siete parlati?
«Sì c’è stato un incontro e ce ne saranno altri in futuro. Non è che si possa dire ”domani troviamo la soluzione”. Dobbiamo valutare e immaginare un approdo possibile e sostenibile. Anche Ccb ha interesse che tutto si componga in modo ordinato».
Ci saranno altre riunioni?
«Sì, in particolare ci sarà un incontro più esteso con tutte le Casse rurali. Dobbiamo lavorare per la cooperazione trentina, anche se è sotto gli occhi di tutti che il panorama sta cambiando veloce».
Sono arrivate lettere di Casse rurali intenzionate a diminuire la loro quota?
«Più che altro arrivano molte sollecitazioni, in lettere, incontri, telefonate, che chiedono di far sì che questa fase di mutamento non finisca per compromettere il valore dell’unità della cooperazione trentina. Le banche ci chiedono chiarezza prospettica. Insieme abbiamo passato momenti anche brillanti. Ora siamo tutti sollecitati a fare la nostra parte: Federazione, Cassa centrale banca e Casse rurali. Siamo anche in una fase elettorale, con tante decisioni sul futuro: siamo tutti chiamati a grandi responsabilità. E il credito deve fare quello che deve fare».
La Federazione di Trento chiederà un trattamento particolare a Ccb?
«Nella logica di un gruppo bancario non si possono fare distinzioni e non è giusto che Ccb le faccia. Certo, in ogni situazione vanno trovati giusti equilibri».
Bankitalia a quanto pare chiede ancora mezzi.
«Dentro i margini, i gruppi troveranno il loro carattere».