Partita «amarcord» Contro Piacenza la sfida numero 54
Si scrive Piacenza, si legge amarcord. Un’istantanea su tutte, lo scudetto del 2013 conquistato al PalaTrento in gara 5 con Jack Sintini titolare. Ma il confronto fra Trento e gli emiliani è una storia lunga, con quella odierna, cinquantaquattro sfide ufficiali. Insomma, insieme a quella con Modena e Lube, una gran classica del volley alpino e italiano. Quella di oggi (si gioca in via Fersina alle 18) non è una contesa ad altissima quota come molte delle precedenti, ma mette comunque in palio punti dal peso specifico importante per entrambe le formazioni. Per la squadra di Angelo Lorenzetti sono necessari a tenere il passo nella lunga volata per il quarto posto finale in regular season, per la formazione guidata da Alberto Giuliani essenziali per potervi prendere parte: pur con quattro punti in meno rispetto a Verona e Trento, appaiate a quota 39, la Wixo Lpr affronterà entrambe le formazioni e potenzialmente potrebbe recuperare le lunghezze di ritardo. «È l’ennesima partita importante di questo periodo e non sarà affatto semplice farla nostra perché Piacenza sta dimostrando come sia una squadra esperta e competitiva, allestita per lottare per le posizioni più prestigiose della classifica» ammette Simone Giannelli. In effetti gli emiliani sono reduci da cinque vittorie consecutive, forti della compattezza del proprio muro e di un cambio palla impeccabile, supportato dall’ottima vena del proprio trio di palla alta (menzione speciale per Alessandro Fei, miglior giocatore della SuperLega di gennaio alla faccia dei suoi 40 anni) e del centrale bulgaro Yosifov. La contromisura di Lorenzetti potrebbe essere il modulo con tre schiacciatori.