Kenya, ecco i pozzi Il testamento dell’avvocato Sandri
Gli amici dell’avvocato hanno raccolto 27.000 euro destinandoli ad Amref. La moglie: era affascinato
TRENTO È passato poco più di un anno da quando Piergiorgio Sandri, noto civilista del foro di Trento, è scomparso a causa di un infarto che lo ha colpito mentre sciava sulle piste della val Badia. Ma da allora il suo cuore non ha mai davvero smesso di battere. Merito dei suoi amici «meravigliosi» — come ricorda la moglie Alberta Benini, di professione medico — e di un’associazione «incredibilmente forte ed efficace» quale è Amref. All’improvvisa scomparsa dell’avvocato, infatti, una rete di circa 80 persone composta dagli affetti più cari, da tanti colleghi e conoscenti, ha risposto stringendosi nella solidarietà e donando ben 27.000 euro alla Ong presieduta da Mario Raffaelli, la più grande organizzazione sanitaria no profit presente in Africa.
«Piergiorgio aveva scoperto il Kenya durante un viaggio e ne era rimasto affascinato. Per questo, ho pensato di ricordarlo facendo qualcosa di concreto per quel Paese. Da qui, l’idea di coinvolgere Amref, realtà della quale ho sempre avuto piena stima e fiducia» ricorda sua moglie, tornata da poco dall’Africa. Con il figlio Michele, il notaio Marco Dolzani, amico di lunga data, e Mario Raffaelli, infatti, è volata a Nairobi per «inaugurare» i progetti realizzati nel nome di Piergiorgio. A partire dal pozzo creato in un piccolo villaggio di Kitui, zona a 180 chilometri a ovest della capitale detta «la valle dimenticata» a causa della scarsa piovosità e della generale inaccessibilità. Lì alle donne spetta il compito di camminare per chilometri e chilometri ogni giorno in cerca di acqua. Bene prezioso che può essere vita, ma anche morte. Negli anni, infatti, sono stati tantissimi i decessi per dissenteria, malattia che si è diffusa a seguito della cattiva igiene e del consumo di acqua non potabile, diventando la prima causa di mortalità per tra i bambini. Ma con l’attivazione del pozzo, realizzato a ottobre 2017, tali episodi sono drasticamente diminuiti e la vita quotidiana è migliorata. «Ero con Piergiorgio durante quel viaggio in Kenya e abbiamo assistito più volte a questi cammini silenziosi e drammatici di donne in cerca di acqua. Immagini che ci hanno profondamente colpiti — rammenta Dolzani — Per questo, aver realizzato un pozzo di accesso immediato è qualcosa di cui sarebbe incredibilmente fiero».
Ma non è tutto: la solidarietà espressa nel nome di Sandri ha consentito di realizzare diversi interventi al Centro Dagoretti, realtà nata nel 2001 per aiutare i giovani di uno degli slum più estesi della città di Nairobi. Sono stati più di 30.000 i bambini coinvolti: a loro Amref fornisce cibo (120 commensali ogni giorno per 2.400 pasti al mese), assistenza medica e percorsi formativi dedicati, dall’agricoltura alla sartoria, dal teatro allo sport. Con il contributo del gruppo trentino, sono state riparate le vasche scaldavivande, i frigoriferi, le friggitrici, le autoclavi, le prese elettriche, sono stati acquistati utensili da cucina, dipinte le pareti della mensa e realizzati nuovi lavandini. A 80 bambini, inoltre, sono state fornite divise scolastiche e sportive (non avendo vestiti né scarpe per molti bambini è impossibile andare a scuola). Infine, ma non meno importante, sono stati acquistati tank per la raccolta dell’acqua in un centro per disabili, realizzando un impianto di coltivazione di ortaggi e verdura. «Ringrazio tutti dal profondo del cuore — conclude la vedova Sandri — Non avrei mai immaginato di poter realizzare tanto. L’amicizia è qualcosa di straordinariamente commuovente. La solidarietà ancora di più».