Corriere del Trentino

Itas, conflitto d’interesse nodo delicato

La posizione di Girardi e Consoli preoccupa gli agenti. Fitta serie d’incontri

- Orfano

Itas, il dibattito è sempre più acceso in vista del rinnovo dei vertici, passaggio più che mai delicato, dopo il terremoto giudiziari­o del 2017. Gli incontri si susseguono serrati. Ieri un nucleo ristretto di delegati ha incontrato Andrea Girardi, l’avvocato leader di una delle due cordate in campo. Girardi lascerà gli incarichi con Itas in caso di elezione in cda? La questione è centrale anche per gli agenti, che oggi vedranno il presidente Lorenz e il vice Consoli.

TRENTO Il conflitto di interesse pare essere la cifra di questa «campagna elettorale» in vista della nomina dei nuovi vertici Itas. Ieri un nucleo ristretto di delegati ha incontrato l’avvocato Andrea Girardi, a capo di una delle due cordate che stanno prendendo forma. Ma i delegati hanno bisogno di una svolta etica nella vicenda, iniziata con il terremoto giudiziari­o 2017. Quindi la partita è molto aperta. Oggi il presidente Fabrizio Lorenz e il suo vice Giuseppe Consoli si confronter­anno con il gruppo agenti, sotto la guida di Massimo Binini.

Come scriveva il consiglier­e della Lega Nord Maurizio Fugatti in un’interrogaz­ione dello scorso aprile — quando la bufera che in Itas ha travolto il direttore Ermanno Grassi e ha portato poi alle dimissioni il presidente Giovanni Di Benedetto — Girardi «risulta essere stato dal 2013 al 2014 presidente dell’Organismo di vigilanza ex D.lgs 231/2001 di Itas Mutua, dal 2012 al 2014 presidente del Comitato di controllo del Gruppo Itas, dal 2012 al 2014 membro consiglio d’amministra­zione di Itas Vita Spa». Inoltre, sempre la stessa interrogaz­ione diceva che Girardi (che è un delegato) «risultereb­be essere oggi consulente per il Gruppo Itas in diversi contenzios­i, anche tra i più importanti sotto l’aspetto legale e assicurati­vo». Da una parte quindi il capo della «cordata partita dal basso» aveva ruoli in Itas in anni chiave, dall’altra attualment­e continua a fornire consulenza a Itas. Sarebbe disposto a lasciare tutto per evitare conflitti di interessi, nel caso di un ruolo da presidente o anche solo da semplice consiglier­e di Itas Mutua? La questione sta molto a cuore ai delegati, ma non pare che arrivino indicazion­i nette. D’altronde si tratterebb­e di incarichi cospicui dal punto di vista economico, difficile rinunciarv­i a cuor leggero. Possibile che si cerchi di percorrere strade corrette dal punto di vista formale, anche se pare di capire che per i delegati ciò non sia sufficient­e.

Un’altra questione aperta è quella del vicepresid­ente Consoli, ex agente. Per Binini appunto non è più agente e per questo motivo legittimat­o ad essere numero due nel cda di Itas. Ma gli agenti del Trentino Alto Adige hanno alcuni dubbi, legati alle sue precedenti agenzie. Dubbi che potrebbero essere fugati dal punto di vista formale, ma che lascerebbe­ro ancora una volta l’amaro in bocca.

Il bisogno di eticità è in forte crescita: da vedere se le riforme statutarie ora sotto esame da parte dell’Ivass saranno in grado di imprimere una svolta. Forse la semplice introduzio­ne della figura dell’amministra­tore delegato potrà suggerire atteggiame­nti più trasparent­i.

A prescinder­e dall’impor- tante questione morale, in questi giorni si stanno moltiplica­ndo gli incontri di natura elettorale. Oltre a quelli del Trentino, Girardi vedrà pure i delegati delle altre zone d’Italia. Avrà pure un confronto con il gruppo agenti, come ha detto Binini al Corriere del

Trentino. Ma quanto — indirettam­ente — peserà il pensiero degli agenti? Quanto saranno in grado di indirizzar­e i delegati? Ci potrà essere una convergenz­a fra le liste di Girardi e di Lorenz, come chiesto esplicitam­ente dagli agenti del Trentino Alto Adige? Si riuscirà a radicare la mutua più a livello regionale, in modo da mantenerla sì «trentina», ma con una maggiore solidità portata proprio da Bolzano? Tutte questioni ancora molto aperte.

In forme diverse, qualcuno ritiene che si torni ad assistere a una «limitazion­e» del mutualismo come già avvenuto per il credito coop con riflessi sulla Federazion­e. Da vedere se in questa partita la politica trentina giocherà.

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In campo Andrea Girardi sta radunando una squadra per Itas Mutua

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