«Basta autostrade L’uguaglianza dei diritti passa per la rotaia»
TRENTO Gianni Marzi, candidato per il Movimento 5 Stelle nel collegio di Pergine, come intende portare avanti un discorso riguardante giustizia e uguaglianza dei diritti dei cittadini?
«Innanzitutto partendo dal tema ostico e difficile di una mobilità alternativa, ecosostenibile, cambiando il metodo di pensare il traffico, reinvestendo sul ferro e spostando su rotaia persone e mezzi. Anche riguardo al progetto per la Valdastico bisognerebbe pensare a una soluzione alternativa, in quanto i transiti sono sia locali che di trasportatori dell’Est con costi di certo elevati per la regione. Un’autostrada in progettazione quindi mostra già delle criticità e non risolverebbe né problemi ambientali né di traffico. Inoltre, l’appoggio che da sempre diamo all’Associazione Transdolomites nasce dall’ascolto di turisti e locali che sempre più desiderano il treno per andare in vacanza. Tant’è che anche TrenItalia oggi ha creato un autobus che da Ora arriva sino in Val di Fassa, incrementando lo spostamento senza autoveicoli».
Anche per lo sviluppo turistico in Primiero una mobilità alternativa sarebbe auspicabile?
«Certamente, anche per incrementare il turismo in zone più agricole o meno conosciute delle nostre valli. Il collegamento su rotaia sarebbe gradito soprattutto dai residenti e cittadini, quale collegamento sicuro e diretto verso le città di Trento e Belluno». Quale futuro vede per l’autonomia?
«L’autonomia noi l’abbiamo appoggiata votando il referendum. Sicuramente dovremmo esportare le autonomie alle altre regioni, questa è l’unica soluzione. Un tempo la Lega Nord auspicava il federalismo; eppure, pur essendo salita al governo, non è riuscita in questo intento. È opportuno che l’autonomia venga estesa a tutte le regioni così che possano essere responsabilizzate maggiormente».
Sulla questione degli ospedali di periferia, qual è la vostra posizione rispetto ai punti nascita tuttora chiusi come quelli di Fiemme, Borgo, Riva ed Arco?
«La chiusura di reparti efficienti e importanti non è la soluzione. Siamo per una sanità che vada incontro ai cittadini, quindi l’ospedale di Cavalese deve essere aperto 24 ore su 24. Il problema riguarda anche la carenza di personale medico e sanitario specializzato in valle. Oltre a incrementare i servizi, non si può pensare
che una partoriente in emergenza possa arrivare tranquilla e in sicurezza a Trento o Bolzano, oltretutto con un dispendio di costi e problematiche maggiori rispetto all’apertura di ostetricia e sale parto di valle». Come si rapporta il Movimento 5 Stelle con il difficile problema dell’ immigrazione?
«Dovremmo fare in modo di accelerare i rimpatri e tutte quelle pratiche burocratiche che rallentano e spesso bloccano queste necessità. Non è un problema semplice, in quanto i trattati li hanno firmati tutti, anche chi oggi dice di voler rimandare a casa i clandestini e gli immigrati. È anche un problema geopolitico molto forte, in quanto quandola Turchia è
stata pagata nove miliardi per il problema immigrazione, nessuno del nostro governo si è opposto al Congresso di Bruxelles, in quanto tutti i flussi migratori che passavano dalla Turchia volevano arrivare in nord Europa, passando ovviamente per l’Italia. I soldi ora sono finiti e va da sé che riprenderanno gli sbarchi» Cosa si sente di dire ai cittadini italiani?
«Adesso arriverà il periodo delle promesse, dove tutti prometteranno tutto. Spero che i cittadini non caschino in queste reti e vadano a votare con coscienza. Io darò il mio massimo impegno per le cose giuste, e spero che i cittadini come me si impegnino e vengano a contribuire a migliorare l’Italia. I politici sono cittadini in prestito alla politica e bisognerebbe togliere quei privilegi che sono eccessivi e in esubero. Un altro nostro obiettivo importante sarà cancellare la legge Fornero».