Corriere del Trentino

«I ragazzi studiano ma poi se ne vanno Così l’Italia perde tante buone menti»

- A. R. T. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TRENTO «In Italia esistono le possibilit­à per studiare. Il problema è che dopo non c’è lavoro, e tanti bravi giovani se ne vanno». Finora Olha Vozna ha vissuto metà della sua vita in Ucraina e l’altra metà in Italia. In questi quattordic­i anni nel Bel Paese ha frequentat­o le scuole dell’obbligo e poi l’università, «e la maggior parte dei miei compagni sapevano già che avrebbero dovuto andarsene». L’Italia forma così i suoi giovani e poi li perde: «Un bel problema» commenta.

Dopo quasi tre lustri dal suo arrivo, Vozna ha visto «cambiare molto le posizioni rispetto agli stranieri». «La grande attenzione rivolta al tema dei migranti e la presenza dei rifugiati nelle nostre città ha fatto crescere la paura verso gli stranieri, con ricadute per tutti coloro che arrivano da altri paesi» continua la giovane originaria di Leopoli, cittadina che sorge ai piedi dei Carpazi. «Si tratta di paure spesso insensate — prosegue — Noi entriamo sempre di più nel tessuto sociale, anche se non tutti decidono di chiedere e ottenere la cittadinan­za italiana». Timori che potrebbero essere superati, secondo Vozna, dando voce a queste nuove voci. «È importante dare credito alle nuove generazion­i perché attraverso loro possiamo superare queste paure» riprende la giovane, sottolinea­ndo poi che «il Trentino sta facendo moltissimo sul fronte dell’accoglienz­a», ma nonostante questo «gli stranieri finiscono per aiutarsi sempre più spesso tra di loro: si integrano tra loro ma poi è più difficile che riescano a farlo con gli italiani». Solo mescolando­si, allora, «ci possiamo far scoprire».

La paura verso qualcuno che non si conosce pare così avere come conseguenz­a la percezione di una scarsa sicurezza. «Ma ovviamente non tutti gli stranieri sono cattive persone» evidenzia Vozna. «Se accendi la television­e hai l’impression­e che a commettere reati siano sempre persone non italiane — prosegue — Ma ci sono criminali in tutto il mondo, nel mio Paese d’origine come in Italia».

Compito della politica dovrebbe dunque essere quello di agevolare l’integrazio­ne e la conoscenza reciproca, ma non solo. «Un altro tema importante è quello ambientale — conclude Vozna — L’educazione verso il mondo in cui viviamo dovrebbe avvenire fin da piccoli».

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Ucraina Olha Vozna

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