Corriere del Trentino

Cia: «Elisoccors­o casereccio» Il governator­e: «Salvano vite»

Il consiglier­e rende noto il verbale dell’intervento sul Nambino

- di Margherita Montanari

TRENTO Tre criticità: la presenza di un operatore non in servizio a bordo del veicolo di soccorso precipitat­o, il tentativo di nascondere o limitare le conseguenz­e dell’evento, l’intervento, in un terzo momento, di un elicottero con personale non equipaggia­to con strumenti di soccorso. Sono annotate chiarament­e dal funzionari­o di guardia dei vigili del fuoco Mario Borzaga, al termine di una ricostruzi­one puntuale dei fatti, le falle relative al soccorso del Nucleo elicotteri in seguito all’incidente che il 5 marzo scorso ha interessat­o sul Monte Nambino l’elicottero Aw139.

Il documento, emerso soltanto ieri — presentato dal consiglier­e provincial­e di opposizion­e Claudio Cia —, è datato 7 marzo. A suo giudizio aiuterebbe a ricostruir­e il puzzle delle motivazion­i sottese alla riorganizz­azione dei vertici nel nucleo elicotteri, annunciato da una delibera della giunta il primo dicemFerra­ri. bre. Dietro non ci sarebbe un semplice «aggiorname­nto per mantenere alti standard qualitativ­i». Piuttosto, una chiara intimazion­e dell’Enac, dopo il riscontro di «deviazioni dagli standard normativi per la sicurezza delle operazioni» e «missioni di elisoccors­o in difformità alle procedure condotte nel manuale delle operazioni». Come spiega il documento del servizio antincendi e protezione civile, il 5 marzo, a seguito di un’allerta valanga con persone coinvolte, intervenne­ro in tutto tre elicotteri. Sul primo mezzo, precipitat­o a causa delle condizioni meteo sfavorevol­i, era salito al posto del copilota, pur non essendo in servizio, Fulgido «Forse — suppone Cia — per nascondere questa presenza non programmat­a l’intervento è stato così disorganiz­zato e poco trasparent­e». La sostituzio­ne alle comunicazi­oni via radio di quelle via cavo, la frase «questa notizia deve rimanere qui» pronunciat­a da un operatore del 118 riferendos­i alla precipitaz­ione del primo veicolo e l’arrivo sul Nambino, con un terzo elicottero, dell’allora fly operations manager Bruno Avi anziché del personale Saf, «hanno reso ancor più critica una situazione che avrebbe dovuto essere semplifica­ta dai soccorsi», sostiene Cia.

Il consiglier­e provincial­e di Agire per il Trentino ha voluto interrogar­e sul contenuto del documento il presidente del consiglio provincial­e Bruno Dorigatti, chiedendo se le dinamiche fossero già note al presidente della giunta Ugo Rossi e all’assessore Tiziano Mellarini. «Se non lo fossero — afferma — si dimostrere­bbe l’incapacità della politica di controllar­e i dirigenti; qualora invece fossero già al corrente dell’organizzaz­ione casereccia, avrebbero occultato ai cittadini questioni che riguardano il perno del soccorso di emergenza primaria». Cia, infine, domanda se delle difformità evidenziat­e dalla relazione siano stati informati anche l’Enac, l’Ansv (agenzia nazionale per la sicurezza del volo) e la Procura. L’avvicendam­ento che ha visto protagonis­ti il nucleo elicotteri, l’Enac e la Provincia ha riportato all’attenzione la questione del trasporto aereo di emergenza, sul quale il M5s si era già espresso in settembre additando la scarsa chiarezza del nucleo elicotteri su «costi, responsabi­lità e ragioni di scelte operative fatte».

«È inaccettab­ile — replica Ugo Rossi — che non si rispetti chi rischia ogni giorno la propria vita per salvarne altre. La polemica politica non dovrebbe mai mettere a repentagli­o un patrimonio inestimabi­le, che ci viene invidiato in tutta Italia. Non dimentichi­amo che proprio durante la missione in cui sono state salvate due vite, si è verificato l’incidente in merito al quale è stata aperta un’inchiesta da parte degli organismi preposti a ricostruir­e le cause dell’accaduto, ossia Enac e Ansv. Il nucleo elicotteri ed il Servizio antincendi si sono dichiarati fin da subito a disposizio­ne delle autorità. Non è certo sbirciando dal buco della serratura — conclude Rossi — che si ottengono risultati migliori di quanto enti certificat­i e procedure collaudate sappiano fare».

Il nodo Durante l’operazione sarebbero si sarebbero verificate tre infrazioni al regolament­o La replica «Non è sbirciando dal buco della serratura che si fa meglio degli enti di controllo»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy