Dente e Catalano in tour Il 4 marzo a Sanbapolis
Il cantautore: «Uno spettacolo tra musica e scrittura»
Un’accoppiata anomala di talenti si sta muovendo per la Penisola e il 14 marzo raggiungerà il Teatro Sanbapolis di Trento (ore 21). Parliamo di Dente e Guido Catalano, «Contemporaneamente insieme» nel primo tour nazionale che mescola musica e poesia a ironia e divertimento in quantità. Il cantautore emiliano e il poeta e scrittore torinese sono amici da diversi anni e la reciproca intesa li ha portati a unire le forze dando forma a uno spettacolo che non è un concerto, né un reading ma forse qualcosa di più e di diverso. A curare la regia hanno chiamato Lodo Guenzi, cantante de Lo Stato Sociale, che proprio in questi giorni hanno spopolato a Sanremo con il brillante secondo posto di Una vita in vacanza. Giuseppe Peveri, in arte Dente, dal 2006 ha pubblicato sei album, spiccano L’amore non
è bello (2009) e Io tra di noi (2011) fino a Canzoni per metà (2016), in cui è evidente il gusto attento per l’uso della parola. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente nel corso del tour, partito a inizio di febbraio da Savignano sul Rubicone.
Com’è nata l’idea di uno spettacolo che unisce due artisti e forme d’arte diversi?
«Conosco Guido da tempo come lettore, poi ci siamo conosciuti personalmente tre o quattro anni fa. Attraverso collaborazioni sporadiche per spettacoli altrui abbiamo scoperto tante passioni in comune che ci hanno spinto a ipotizzare uno spettacolo assieme. Siamo partiti mettendo in chiaro quello che non volevamo: nè recitare né esagerare con l’improvvisazione».
E come avete strutturato «Contemporaneamente insieme»?
«Abbiamo preso i rispettivi repertori di canzoni e poesie cercando di costruire qualcosa di nuovo, amalgamandolo con alcuni sketch e l’interazione col pubblico che ci caratterizza.
Per legare tutto ci voleva una regia e abbiamo coinvolto Lodo Guenzi, che ha creato una narrazione sui generis servendosi anche di registrazioni fatte di nascosto mentre facevamo le prove. Il pubblico è coinvolto attraverso una cartolina che riceve e in cui deve scrivere una dichiarazione d’amore. Poi succede qualcosa nel corso dello spettacolo che cambia le carte in tavola ma il registro è sbilanciato sul divertimento, dove io e Guido giochiamo con l’ironia e l’autoironia». Quale repertorio musicale ha selezionato?
«Ho scritto una canzone inedita intitolata Poeti, in cui all’interno interviene Guido. Poi un’altra regola che ci siamo dati è quella di fare i nostri cavalli di battaglia: io attingo da tutto il mio repertorio per un totale di una quindicina di canzoni. Non mancheranno Vieni a vivere, Baby building e un paio dall’ultimo album».
Questa esperienza tra musica e scrittura le ha fatto venire voglia di dare un seguito al suo libro di racconti brevi? «Vado fiero di Favole per
bambini molto stanchi e l’idea di un libro c’è, magari non in forma breve. In primavera comincerò a registrare il nuovo album che uscirà nel 2019». Fabio Nappi