Gossip mediatico, la battaglia di Tisi «Digiuniamo»
Ceneri, l’appello di Tisi: «Coltivare le relazioni»
TRENTO «La prima conversione che è chiesta, in questo prezioso tempo di Quaresima, è la capacità di guardare con fiducia e simpatia alla nostra storia e a quella dei nostri fratelli e sorelle». Così l’arcivescovo Lauro Tisi, durante l’omelia della messa nel mercoledì delle ceneri, ieri sera in cattedrale a Trento invita a scongiurare quello che definisce un «gioco al massacro, dove — precisa — si vuol far credere che tutto è perduto, tutto è compromesso, non ci si può fidare di niente e di nessuno».
«Perché allora — si interroga Tisi — non digiunare da quell’overdose di informazioni che spesso alimentano il gossip mediatico con cui siamo connessi 24 ore su 24». L’arcivescovo indica anche l’alternativa: «Darci la possibilità di stare concretamente con le persone, nella vita familiare come negli ambienti di lavoro, nella corsia di un ospedale o dentro le tante realtà di volontariato, dove uomini e donne con nome e cognome scrivono pagine di dedizione, di gratuità, di generosità».
Parla poi della possibilità di «regalarci spazi di silenzio e preghiera dove, raggiunti dal Vangelo, scopriamo di essere realmente e irrevocabilmente amati da un Dio che in Gesù di Nazareth si è rivelato amico della vita. Un Dio che non “è venuto per i sani, ma per i peccatori”. Potrebbe essere l’occasione — raccomanda don Lauro — per riconciliarci con noi stessi, con le nostre tante paure, per non temere le nostre ombre; è questo il miglior antidoto per non entrare in conflitto con gli altri».