L’EMANCIPAZIONE SEMPRE INDIGESTA
Achi non è capitato il classico esibizionista al parco con l’impermeabile che si apre e si chiude a seconda degli incontri? Oppure in treno, nel momento del tunnel, l’improvviso toccamento da parte del signore (?) che approfittando del buio si è velocemente spostato a ridosso della sua vittima? Oppure ancora la frase sconcissima bisbigliata da un altro cosiddetto signore? Dei poveretti, fuori di testa, disturbati e in fondo un po’ ridicoli, si era abituate a pensare non senza una certa indulgenza. Dei tapini costretti a usare questi miseri mezzi perché incapaci di avvicinare una donna con un corteggiamento normale. Poi si leggono i dati dell’Istat e si scopre che nella nostra regione metà della popolazione femminile è stata molestata almeno una volta negli ultimi tre anni e non soltanto nella maniera un po’ blanda descritta sopra. E anche gli uomini — la ricerca Istat ha compreso per la prima volta i maschi — hanno avuto la loro razione di molestie, ma non, come vorrebbero certe grasse barzellette, da parte delle donne bensì degli uomini. Sono dati terribili che fanno pensare a un profondo deficit culturale, a un’assoluta carenza di educazione sia sessuale sia sentimentale, in una regione, peraltro economicamente sviluppata, con diffuso benessere, con un gran numero di donne al lavoro, per cui s’immaginava fosse condivisa l’idea di parità e relegata al passato l’antica tendenza alla sopraffazione, per diritto, quasi, del più forte, se non addirittura per «natura» che vorrebbe l’uomo sessualmente sempre all’attacco. Viene da chiedersi perché tocca proprio a noi la posizione alta in classifica per numero di donne molestate. Non sarà che, come qualcuno a volte azzarda, più le donne sono emancipate, autonome, libere, indipendenti, e più gli uomini tendono a risottometterle con piccole o grandi prevaricazioni sessuali in modo da ristabilire un antico ordine che «loro» si sono permesse di infrangere? Se così fosse dovremmo ammettere di avere a che fare con schiere di uomini rimasti pericolosamente primitivi, laddove il termine ha proprio nulla di romantico, di seducente o attraente. In questo cupo panorama di oltraggi seriali c’è per fortuna anche una nota positiva, e pazienza se rimane l’unica. Sempre più spesso le donne denunciano le molestie, non le seppelliscono più dentro di sé come era regola un tempo. E, sia pure ancora a notevole distanza, gli uomini incominciano a seguire il loro esempio.