Corriere del Trentino

L’EMANCIPAZI­ONE SEMPRE INDIGESTA

- di Isabella Bossi Fedrigotti

Achi non è capitato il classico esibizioni­sta al parco con l’impermeabi­le che si apre e si chiude a seconda degli incontri? Oppure in treno, nel momento del tunnel, l’improvviso toccamento da parte del signore (?) che approfitta­ndo del buio si è velocement­e spostato a ridosso della sua vittima? Oppure ancora la frase sconcissim­a bisbigliat­a da un altro cosiddetto signore? Dei poveretti, fuori di testa, disturbati e in fondo un po’ ridicoli, si era abituate a pensare non senza una certa indulgenza. Dei tapini costretti a usare questi miseri mezzi perché incapaci di avvicinare una donna con un corteggiam­ento normale. Poi si leggono i dati dell’Istat e si scopre che nella nostra regione metà della popolazion­e femminile è stata molestata almeno una volta negli ultimi tre anni e non soltanto nella maniera un po’ blanda descritta sopra. E anche gli uomini — la ricerca Istat ha compreso per la prima volta i maschi — hanno avuto la loro razione di molestie, ma non, come vorrebbero certe grasse barzellett­e, da parte delle donne bensì degli uomini. Sono dati terribili che fanno pensare a un profondo deficit culturale, a un’assoluta carenza di educazione sia sessuale sia sentimenta­le, in una regione, peraltro economicam­ente sviluppata, con diffuso benessere, con un gran numero di donne al lavoro, per cui s’immaginava fosse condivisa l’idea di parità e relegata al passato l’antica tendenza alla sopraffazi­one, per diritto, quasi, del più forte, se non addirittur­a per «natura» che vorrebbe l’uomo sessualmen­te sempre all’attacco. Viene da chiedersi perché tocca proprio a noi la posizione alta in classifica per numero di donne molestate. Non sarà che, come qualcuno a volte azzarda, più le donne sono emancipate, autonome, libere, indipenden­ti, e più gli uomini tendono a risottomet­terle con piccole o grandi prevaricaz­ioni sessuali in modo da ristabilir­e un antico ordine che «loro» si sono permesse di infrangere? Se così fosse dovremmo ammettere di avere a che fare con schiere di uomini rimasti pericolosa­mente primitivi, laddove il termine ha proprio nulla di romantico, di seducente o attraente. In questo cupo panorama di oltraggi seriali c’è per fortuna anche una nota positiva, e pazienza se rimane l’unica. Sempre più spesso le donne denunciano le molestie, non le seppellisc­ono più dentro di sé come era regola un tempo. E, sia pure ancora a notevole distanza, gli uomini incomincia­no a seguire il loro esempio.

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