Itas Mutua, Girardi divide la politica
Panizza: «La sua disponibilità è importante». Degasperi: assicurazione subalterna
Il nome di Andrea Girardi e la sua iniziativa per conquistare la governance di Itas Mutua dividono le opinioni della politica. Secondo il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi l’avvocato trentino «è facilmente incasellabile», ricordando la sua candidatura alle Provinciale tra le fila del Patt. Proprio il segretario delle Stelle Alpine, Franco Panizza, lo difende: «Non ha tessere».
TRENTO «Andrea Girardi» è ormai un trending topic. Le voci sull’iniziativa dell’avvocato trentino per conquistare la governance di Itas Mutua corrono di bocca in bocca e su di essa le opinioni si dividono. Anche quelle del mondo politico, ben attento dal non immischiarsi nelle decisioni operative della società ma aperto al dibattito neutrale.
«La professionalità di Girardi non si discute, però si tratta di una figura legata al sistema politico trentino» è il primo commento di Filippo Degasperi, consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle. «Non so se per sua volontà o meno, ma credo sia facilmente incasellabile» continua Degasperi, ricordando che l’avvocato si era candidato tra le fila del Patt per le elezioni provinciali. «Non vedo cosa c’entri se in passato Girardi si è impegnato in politica — è la replica immediata del segretario delle Stelle Alpine Franco Panizza — Non mi pare che sotto la presidenza di Edo Benedetti, già sindaco di Trento, la mutua abbia assunto particolari derive».
Degasperi spiega e sottolinea più volte che «non spetta a noi decidere o dare indicazioni su come la società dovrebbe operare», tuttavia «se si annuncia di voler “tornare” allo spirito mutualistico significa che, almeno per un certo periodo, questo è stato perso». Per il consigliere provinciale, quindi, la mutua dovrebbe prendere le distanze «dal sistema politico» mentre invece «pare quasi che cerchi di mettersi sotto un’ala protettrice». Il senatore, pur condividendo la posizione esterna esplicitata da Degasperi, sottolinea che «l’avvocato Girardi non ha alcun incarico politico né è tesserato». Per quanto riguarda il suo passato tra le fila del Patt, Panizza è dell’idea generale che «per fortuna bravi professionisti si mettono a disposizione della politica», ma adesso che Girardi ha abbandonato il campo e ha annunciato il passo indietro dal proprio studio professionale «ha separato adeguatamente tutti i ruoli».
Le opinioni intanto si dividono anche tra i delegati. Molti apprezzano la figura di Girardi ma auspicano una «gestione condivisa». Altri preferiscono non esprimersi e si dicono «infastiditi» dal fatto che sotto i riflettori continuino a finire le persone anziché i contenuti. «Quello che conta è il piano industriale, ambizioso ma fattibile» dicono.