A22, Rossi sicuro «A settembre la concessione»
Il presidente risponde a Giovanazzi. Zeni: «Unioni tra medici, noi non possiamo imporle»
La concessione in house dell’A22 non è a rischio. Lo ha ribadito il governatore Ugo Rossi replicando alla richiesta di Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino). Il termine indicato è settembre.
TRENTO La concessione diretta dell’A22 a una società pubblica del territorio non è a rischio. Concetto ribadito, ieri, da Ugo Rossi nel question time in consiglio provinciale, in risposta a Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino). «Il Governo — risponde il presidente della Provincia — ha indicato settembre come termine per compiere il percorso. Il nostro obiettivo è arrivare in fondo, sulla base di un nucleo giuridico certo. La legge statale di riferimento è ispirata da una specifica direttiva europea». Rossi ha assicurato la piena sostenibilità dell’operazione. «Le risorse per liquidare i privati ci sono — spiega — i valori saranno definiti con perizie da advisor». Altro tema caldo, la sanità. Filippo Degasperi (5 Stelle) ha incalzato l’assessore Luca Zeni sullo sblocco delle aggregazioni funzionali territoriali (Aft). «L’accordo provinciale del 2013 — ricorda Degasperi — prevedeva la costituzione entro tre mesi di almeno una Aft per distretto. In funzione c’è solo Pinzolo». Zeni ha replicato che quell’accordo indicava una direzione. «Le scelte organizzative — rimarca il delegato al Sanità — discendono da accordi sindacali. Non possiamo imporre ai medici l’adesione. Il 31 maggio scorso è stata sottoscritta l’integrazione che ha permesso la partenza a Pinzolo». Restano, dunque, sospese le attivazioni di Trento, Ala, Valle di Sole, Pergine, Mezzolombardo. «Se non c’erano gli accordi, perché si sono messe per iscritto scadenze non praticabili?» ribatte Degasperi. Sempre in tema sanitario l’interrogazione di Pietro De Godenz (Upt) per capire se l’accentramento su Trento e Rovereto abbia comportato una contrazione degli accessi dalle valli. «L’adesione è in miglioramento — sostiene Zeni — con l’organizzazione di servizi di trasporto c’è stato un recupero in Primiero dal 55% al 72,5% nel 2016. Nel 2017 il servizio è stato esteso a Fiemme e Fassa, dove l’adesione è stata rispettivamente del 64,5% e del 72,5%. La media nazionale è del 62%» . Chiara Avanzo (Patt), infine, ha chiesto se alle Accaierie di Borgo, con la ripresa di settembre scorso, mai sforati i limiti di emissione. «Non si ha evidenza di superamenti — dice Mauro Gilmozzi, assessore all’Ambiente — ma ci sono stati 16 episodi di emissioni «fuggitive», con l’impegno a costruire entro l’anno nuovi sistemi di aspirazione delle polveri nelle zone di colata continua e del forno ».