Dellai solidale: «È una persona integerrima» Fugatti e Fraccaro: il verdetto pesa sulla politica
TRENTO «Sono un uomo delle istituzioni, dunque ho il dovere di credere nella giustizia e di rispettarla. Ma talvolta è molto difficile e in quest’occasione in maniera particolare». È dispiaciuto e forse anche un po’ incredulo, l’ex governatore Lorenzo Dellai, attuale presidente del gruppo parlamentare Democrazia Solidale - Centro Democratico, di fronte alla condanna dell’ex super dirigente Ivano Dalmonego nell’ambito dell’inchiesta su Trento Rise.
Pochi più del deputato conoscono bene Dalmonego, d’altronde l’ex dirigente generale della Provincia era la mente finanziaria di Piazza Dante e la sua condanna per Dellai ha un sapore davvero amaro. «Ho visto operare Ivano Dalmonego per tanti anni — scrive in una nota — e se devo indicare il nome di una persona integerrima fino alla puntigliosità e dedita alla religione civile del servizio all’ente pubblico, indico lui. Senza dubbio alcuno. Sono certo — continua — che al più presto saprà superare questo calvario e ottenere anche dalla giustizia quel riconoscimento di onestà e assoluta correttezza che tutti quelli che lo hanno conosciuto gli riconoscono. Gli sono vicino e gli esprimo tutta la mia solidarietà».
È dispiaciuto anche il segretario della Lega Nord, Maurizio Fugatti. «Era un indefesso servitore dell’autonomia, ha lavorato per il bene dell’autonomia, sono dispiaciuto, ma sono anche convinto che non abbia agito in autonomia. Vale sempre la presunzione d’innocenza, ma tutto questo lascia qualche dubbio sull’operato della giunta di cui lui in fondo era il braccio operativo». Poi aggiunge: «I patteggiamenti di alcuni rappresentanti della Deloitte fanno sì che non si saprà mai veramente cosa è accaduto. Non sapremo mai, ad esempio, perché era stata scelta una società piccola e pressoché sconosciuta come Keynet». Resta aperto, però, il processo a carico di Fausto Giunchiglia che si difenderà in dibattimento.
Sulla chiusura del primo grado dell’inchiesta scandalo su Trento Rise interviene anche il deputato Cinque Stelle, Riccardo Fraccaro: «È una sentenza che pesa come un macigno sulla politica. Trento Rise è la fotografia impietosa dei rapporti malsani tra politica e società pubbliche».