Corriere del Trentino

L’Asdi: calano i divorzi, ma casi complessi

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Il numero di separazion­i BOLZANO avvenute nel corso del 2017 a Bolzano è in calo del 17% rispetto all’anno precedente (passando da 583 a 510). «Un risultato dovuto, verosimilm­ente, alla diminuzion­e dei matrimoni e all’aumento delle coppie di fatto, le quali, al momento della separazion­e, non devono necessaria­mente rivolgersi al tribunale — spiega Elio Cirimbelli, direttore dell’Associazio­ne separati e divorziati (Asdi) — Fondamenta­le, in quest’ultimo caso, la regolament­azione, soprattutt­o nell’ottica della tutela dei figli, sui quali ricadrebbe­ro le conseguenz­e di eventuali conflittua­lità».

Un calo che, secondo Cirimbelli, potrebbe dipendere anche «dal fatto che, a partire dal 2016, è possibile separarsi e divorziare anche presso l’Ufficio di stato civile del proprio comune di residenza. A patto però che non ci siano minori a carico o figli maggiorenn­i per i quali si debbano regolament­are aspetti di carattere patrimonia­le».

I dati raccolti dall’Asdi negli ultimi dieci anni mostrano una situazione in evoluzione. Dal 2016 al 2017 le separazion­i pervenute presso il tribunale di Bolzano sono passate da 540 a 521, quelle consensual­i da 391 a 410, mentre quelle giudiziali rimangono stabili a quota 130. Quanto ai divorzi, quelli pervenuti sono passati da 575 a 499, quelli consensual­i da 428 a 365 e quelli giudiziali da 147 a 134.

Le separazion­i definite sono diminuite di 73 unità (passando da 583 a 510 nello stesso periodo di riferiment­o), così come è calato il numero di quelle consensual­i (da 458 a 383), mentre le consensual­i sono passate da 125 a 127. In calo sensibile il numero di divorzi definiti, da 613 a 464, con quelli consensual­i passati da 485 a 350 e quelli giudiziali da 128 a 114.

L’attività dell’Asdi comprende anche una serie di misure di sostegno, come colloqui psicoterap­eutici e interventi di mediazione familiare. «Da gennaio a ottobre dello scorso anno — spiega ancora il direttore — abbiamo avuto circa duemila contatti telefonici, 750 colloqui e 72 nuove coppie seguite in interventi di mediazione familiare per un totale di 319 ore. Cinquantac­inque quelle di incontri per i gruppi di auto mutuo aiuto, 364 di attività di volontaria­to e 400 per terapie psicologic­he, di coppia e consulenze familiari». Il tutto per un totale di 4.140 prestazion­i erogate.

Le storie delle persone che si rivolgono all’associazio­ne, spiega Cirimbelli, «sono sempre più complesse. Si tratta di situazioni multiprobl­ematiche sia dal punto di vista personale, con casi di dipendenze e depression­e, sia sociale, con problemi legati a disoccupaz­ione e povertà. Il che rende indispensa­bile il potenziame­nto del lavoro in rete con i diversi servizi». Il carico di lavoro richiesto agli operatori è sempre maggiore, «anche in relazione al fatto che riceviamo sempre più richieste da parte di famiglie intercultu­rali», conclude il direttore dell’Asdi.

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Il direttore Elio Cirimbelli

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