Brunori Sas al Santa Chiara «Incertezza e paura sono i temi dominanti»
Tutto è pronto per «Brunori a teatro – Canzoni e monologhi sull’incertezza», il tour teatrale di Brunori Sas che debutta domani all’Auditorium S. Chiara di Trento (ore 21). La data, organizzata da Fiabamusic in collaborazione con il Centro Santa Chiara, è già esaurita da alcune settimane e testimonia il largo seguito del cantautore calabrese che con A casa tutto bene ha realizzato probabilmente il miglior disco italiano del 2017.
«Brunori a teatro è uno spettacolo sull’incertezza — spiega Dario Brunori — perché si lega perfettamente alla tematica della paura che è quella dell’album A casa tutto bene. Mi piaceva l’idea che il tour teatrale non fosse solo la prosecuzione, l’adattamento musicale di quanto già fatto con il tour che è seguito all’uscita del disco, ma fosse una rielaborazione dei contenuti. I monologhi andranno ad ampliare il concetto di paura, fino ad arrivare a interrogarsi sulle tematiche legate all’incertezza, in un’epoca in cui il futuro è un’incognita. Il tutto cercando fra serio e faceto di analizzare le piccole grandi incertezze quotidiane e collegandole poi ai temi peculiari di ciascuna canzone, in un’epoca come l’ha definita il buon Bauman che mi ha ispirato ne La vita liquida». Canzoni e monologhi si intrecciano in una dimensione intima e colloquiale che esalta il ruolo da intrattenitore dell’autore de La verità, già sperimentato con successo nel tour di «Brunori srl».
«Scrivere uno spettacolo teatrale è complesso quasi come fare un esame all’Università — continua Brunori, che da marzo sarà protagonista su Raitre con la trasmissione Brunori Sa — ho dovuto ingegnarmi a lungo tra scrivere, cancellare e rielaborare questi benedetti monologhi. Probabilmente me l’ha fatto fare quello che diceva Edoardo De Filippo, che un attore si deve complicare la vita. Ecco, io penso che un’artista si debba complicare la vita. Invece che fare una cosa comoda, in cui potevo rielaborare i miei pezzi, mi sono voluto cimentare in una cosa nuova. E anche se artisticamente questa cosa mi sembra bellissima me ne pento amaramente».