Corriere del Trentino

Patt, tentazione «mani libere» «Decideremo cosa fare Bisogna garantire stabilità»

- Erica Ferro

TRENTO Franco Panizza lo ripete più volte: all’orizzonte si prospetta una legislatur­a «difficile», caratteriz­zata verosimilm­ente dall ’«instabilit­à politica». E a chi gli chiede quale ruolo potrebbe ricoprire il Patt in questo contesto, la risposta è criptica: «Ogni decisione verrà presa a tempo debito — afferma infatti il segretario e candidato al Senato — ma sempre in accordo con i nostri alleati, per dare stabilità al Paese e fare in modo che l’Italia non sia penalizzat­a da una crisi di governo che rischia di portarla sull’orlo del fallimento finanziari­o». Parole, insomma, che non chiudono di fatto la porta a un possibile governo di larghe intese.

Affermazio­ni che arrivano a margine dell’incontro organizzat­o dagli autonomist­i trentini e altoatesin­i per presentare il loro programma congiunto in vista delle elezioni (attribuzio­ne delle competenze, fra le altre, in materia di sicurezza e fiscalità, attuazione del rinnovo della convenzion­e-concession­e dell’autostrada del Brennero) e per sottolinea­re «la collaboraz­ione e la coesione» fra Svp e Patt». A suggellare il sodalizio, oltre a Panizza, il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatsche­r e l’Obmann Philipp Achammer, il presidente trentino Ugo Rossi e i candidati Emanuela Rossini e Dieter Steger, candidato nella lista proporzion­ale per il Senato. «Perché ci uniscono l’autonomia, che non è un privilegio ma la capacità di rispondere al meglio alle esigenze del territorio, la vocazione europeista e all’autogovern­o» sottolinea­no i sudtiroles­i. Rossi risponde ringrazian­do Karl Zeller e sottolinea­ndo che «in questa campagna elettorale ci distingue il fatto di non parlare male degli altri e di mettere al primo posto il futuro dei cittadini».

In prima fila tutti schierati i consiglier­i provincial­i del Patt, compresi Walter Viola e Carlo Daldoss. Panizza, forte di una pubblicazi­one di 42 pagine sul suo lavoro nella XVII legislatur­a, ricorda che il Patt fa parte «coerenteme­nte di una coalizione: abbiamo sempre rispettato gli accordi di governo ma siamo anche una forza responsabi­le e siamo uniti per dare stabilità all’Italia». Se al centrodest­ra dirà «no» qualunque cosa accada, tuttavia, il segretario non lo dice: «Le decisioni saranno prese a tempo debito, ma sempre d’accordo con gli alleati del Pd, coi quali cinque anni fa abbiamo stipulato un accordo che terrà ancora».

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