Patt, tentazione «mani libere» «Decideremo cosa fare Bisogna garantire stabilità»
TRENTO Franco Panizza lo ripete più volte: all’orizzonte si prospetta una legislatura «difficile», caratterizzata verosimilmente dall ’«instabilità politica». E a chi gli chiede quale ruolo potrebbe ricoprire il Patt in questo contesto, la risposta è criptica: «Ogni decisione verrà presa a tempo debito — afferma infatti il segretario e candidato al Senato — ma sempre in accordo con i nostri alleati, per dare stabilità al Paese e fare in modo che l’Italia non sia penalizzata da una crisi di governo che rischia di portarla sull’orlo del fallimento finanziario». Parole, insomma, che non chiudono di fatto la porta a un possibile governo di larghe intese.
Affermazioni che arrivano a margine dell’incontro organizzato dagli autonomisti trentini e altoatesini per presentare il loro programma congiunto in vista delle elezioni (attribuzione delle competenze, fra le altre, in materia di sicurezza e fiscalità, attuazione del rinnovo della convenzione-concessione dell’autostrada del Brennero) e per sottolineare «la collaborazione e la coesione» fra Svp e Patt». A suggellare il sodalizio, oltre a Panizza, il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e l’Obmann Philipp Achammer, il presidente trentino Ugo Rossi e i candidati Emanuela Rossini e Dieter Steger, candidato nella lista proporzionale per il Senato. «Perché ci uniscono l’autonomia, che non è un privilegio ma la capacità di rispondere al meglio alle esigenze del territorio, la vocazione europeista e all’autogoverno» sottolineano i sudtirolesi. Rossi risponde ringraziando Karl Zeller e sottolineando che «in questa campagna elettorale ci distingue il fatto di non parlare male degli altri e di mettere al primo posto il futuro dei cittadini».
In prima fila tutti schierati i consiglieri provinciali del Patt, compresi Walter Viola e Carlo Daldoss. Panizza, forte di una pubblicazione di 42 pagine sul suo lavoro nella XVII legislatura, ricorda che il Patt fa parte «coerentemente di una coalizione: abbiamo sempre rispettato gli accordi di governo ma siamo anche una forza responsabile e siamo uniti per dare stabilità all’Italia». Se al centrodestra dirà «no» qualunque cosa accada, tuttavia, il segretario non lo dice: «Le decisioni saranno prese a tempo debito, ma sempre d’accordo con gli alleati del Pd, coi quali cinque anni fa abbiamo stipulato un accordo che terrà ancora».