Mille studenti invadono il Trentino
Mille studenti universitari sulle nevi del Trentino — ad Andalo e Canazei, per la precisione — per fare sport, ma anche per divertirsi. Sarà la provincia a ospitare, in questi giorni, «Snowdays».
TRENTO Monaco, Maastricht, Losanna. Ma anche atenei di Spagna, Olanda, Austria, Israele: le università coinvolte sono 35, le nazionalità dei partecipanti sessanta.
Perché «Snowdays» è un evento dai grandi numeri: quindicesima edizione, mille partecipanti, 55 autobus noleggiati per il trasporto. Per la prima volta questa tre giorni di sport e divertimento sarà ospitata interamente in Trentino, fra Andalo (l’8 e 9 marzo) e Canazei (il 10). Già, perché «il più grande evento invernale organizzato da studenti per studenti in Europa» è un’iniziativa di un gruppo di trenta volontari provenienti da tutte le facoltà della Libera università di Bolzano.
In principio fu Obereggen, anno 2004: un centinaio di studenti andò a sciare sulle piste del Latemar. Da Kronplatz alla val Sarentino le adesioni nel tempo sono cresciute al ritmo di trecento partecipanti l’anno, fino a toccare il record a quattro cifre del 2018. Ma cosa ci vanno a fare mille studenti sulla neve? Sport naturalmente (la novità dell’anno è lo scialpinismo, ma si potranno praticare anche nuoto, pattinaggio sul ghiaccio, jib session, ciaspole, gare di sci, slackline, volley sulla neve, slittino, human table soccer o table boulder). Ma pure festa, per brindare alla fine della sessione d’esami invernale.
Oltre alla possibilità, per i partecipanti, di incontrare tante persone e culture diverse provenienti da tutta Europa e non solo, la kermesse ha anche un altro risvolto: «Turistico in primis — spiega Filiberto Daidola, membro dello staff organizzatore —. Portare mille giovani in regione, moltissimi per la prima volta, significa far scoprire loro un territorio che potenzialmente potrebbero tornare a visitare da adulti». Insomma, sulle montagne del Trentino potrebbero approdare a breve i turisti del futuro. «Ex studenti che hanno partecipato a edizioni passate, inoltre — aggiunge Daidola — adesso intervengono alla manifestazione come sponsor attraverso le startup che hanno fondato». Le università italiane aderenti, tuttavia, non sono molte: Bologna, la Bocconi. Ci saranno alcuni partecipanti che frequentano l’ateneo trentino, ma si tratta di un gruppo di amici che ha aderito spontaneamente. «Snowdays», infatti, è figlio dei club sportivi universitari di matrice tedesca, disseminati ovunque in Germania — e pure alla Lub, con il nome di Scub —, poco presenti in Italia: si tratta di associazioni di studenti che organizzano attività sportive ed eventi durante l’anno accademico.
Filiberto Daidola Facciamo scoprire ai giovani il nostro territorio: da adulti potrebbero tornare