Lavoro e sicurezza dividono i poli
Franzoia: «Investimenti sulla scuola». Zanotelli: «Rivedere la legittima difesa» Martini: «Basta sprechi e grandi opere». Attolini: «Welfare universale e ius soli»
S’è partiti da un’assenza, TRENTO argomentata in un messaggio letto alla platea di via Filari Longhi. Potere al Popolo l’ha annunciato sin dall’inizio della campagna: nessun dibattito che preveda la presenza di CasaPound (Filippo Castaldini, nel caso specifico). Nelle successive due ore di confronto, promosse dal circolo «L’Allergia», il vigore dialettico non s’è attenuato. Dalle diverse posizioni tra centrodestra e centrosinistra in materia fiscale (progressività rivendicata da centrosinistra e Leu, da una parte; Flat tax di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia dall’altra), fino ai guizzi di chi, come Valore Umano, rincorre la soglia del 3% invocando a gran voce — letteralmente — un nuovo umanesimo che emancipi gli individui dal lavoro.
A rispondere all’invito di venerdì sera, a Ravina, c’erano quasi tutti i contendenti per uno scranno a Montecitorio: sei candidati nel collegio uninominale della Camera di Trento, più Massimo Taddei di Valore Umano (candidato a Rovereto) moderati dalla giornalista del Corriere del Trentino, Marika Damaggio. Sul tavolo, altrettante proposte programmatiche. «Per prima cosa—ha esordito perla coalizione di centrosinistra Mariachiara Franzoia — vogliamo rimettere al centro le politiche del lavoro». A seguire un pacchetto di proposte per la famiglia («Azioni strutturali che favoriscano la conciliazione»), l’Europa («Questo dev’essere l’orizzonte ideale») e «investimenti nella scuola». S’è innestato dalla sicurezza, invece, il manifesto del centrodestra: «La situazione è sotto gli occhi di tutti — ha spiegato Giulia Zanotelli — per questo proponiamo di aumentare la dotazione delle forze dell’ordine e rimettere mano alla norma sulla legittima difesa». «Superamento del Jobs Act perché ha generato solo precarietà, welfare universale, riconoscimento di diritti, a partire dallo ius soli, un grande Piano verde per recuperare il territorio» sono invece, nelle parole di Renata Attolini, i capisaldi di Leu. «Ridurre gli stipendi e gli sprechi, abbandonare le grandi opere inutili e costose: noi partiamo da qui» ha argomentato a sua volta Carmen Martini (Movimento 5 Stelle).
E se il Popolo della Famiglia immagina un reddito di maternità, Castaldini ( CasaPound) con il motto «prima gli italiani» ha ribadito le tre priorità: casa, lavoro, figli. Valore Umano ha citato invece le parole dell’economista Antonino Gallone: creare una nuova moneta sovranazionale e introdurre un reddito di dignità di 1.500 euro per quattro ore al giorno di lavoro. «Ma sul debito pubblico, che dite?», ha chiesto una persona dal pubblico. «In realtà non esiste», ha replicato vivacemente Massimo Taddei.
Assenti Potere al Popolo non ha partecipato al dibattito per la presenza di Casapound