Corriere del Trentino

«Occorre imparare a fare sistema Reti viabilisti­che per il turismo Meno ingerenza del pubblico»

- S. P.

TRENTO «Il mio non è solo un appello alla politica, ma a tutti i settori economici del Trentino: riduciamo la litigiosit­à, impariamo a fare sistema come l’Alto Adige». Il presidente della Camera di Commercio, Gianni Bort, non cita numeri, ma situazioni concrete.

Presidente, il settore terziario come sta vivendo questa fase economica?

«L’andamento dell’economia trentina è mediamente soddisface­nte, ma questo accade perché l’Autonomia ci consente una capacità di spesa importante. Inoltre i privati stanno lavorando molto sulla digitalizz­azione e sulla formazione. Ci preoccupa però il divario con l’Alto Adige che a sua volta corre meno rispetto a Innsbruck. Sappiamo che le ragioni di questo vantaggio sono in parte di tipo storico, penso al bilinguism­o, in parte però dipendono da una capacità maggiore di costruire percorsi di qualità in industria, turismo e agricoltur­a».

Ci sono state delle responsabi­lità anche della politica?

«Certamente. In Alto Adige hanno avuto una politica più attenta e le categorie economiche sono state più coese. Noi non abbiamo la stessa capacità di fare sistema. Questo accade tra le imprese dell’industria e tra quelle del terziario, ma soprattutt­o accade nella politica. Per questo chiedo a tutti: abbassiamo i toni, cerchiamo di essere più concreti, rinunciamo a questa litigiosit­à fine a se stessa».

A livello di interventi, quali quelli prioritari per favorire la crescita?

«La riduzione della burocrazia, della tassazione e il potenziame­nto della rete infrastrut­turale, che per il settore turistico è fondamenta­le. Servirebbe­ro più attenzione e coordiname­nto: l’assessorat­o ai lavori pubblici non può decidere in maniera distaccata rispetto al turismo. Inoltre, c’è bisogno di interventi più decisi sulla sicurezza. È un tema su cui c’è tanta speculazio­ne, ma ci sono anche tanti problemi concreti e i politici devono accorgerse­ne. Infine, aggiungere­i un’altra cosa».

Quale?

«Non possiamo continuare a tollerare l’esistenza di isole felici, come quelle dell’impiego pubblico, a scapito del privato. Non è possibile avere condizioni lavorative così diverse. Il Trentino è l’emblema di questa diversità: l’ingerenza del settore pubblico nell’economia è fortissima. Penso al campo dell’informatic­a, ma anche al mondo del turismo con le Apt e Trentino Sviluppo, che ha una visione assolutame­nte dirigista. Il coinvolgim­ento del privato è inesistent­e».

Sicurezza Necessari interventi più decisi Tanti i problemi reali

 ??  ?? Confeserce­nti Gianni Bort (Rensi)
Confeserce­nti Gianni Bort (Rensi)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy