Corriere del Trentino

Web super veloce Partono i lavori, sindaci mobilitati

Gilmozzi chiama i Comuni. Investiti 72 milioni

- Andrea Rossi Tonon © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Scatta a maggio la fase 1 dei lavori di implementa­zione della banda larga in Trentino. Lo ha annunciato ieri l’assessore Mauro Gilmozzi al Consorzio dei Comuni. I cantieri sono stati suddivisi in quattro fasi: la prima inizierà a maggio, la seconda a luglio, la terza a settembre e la quarta a novembre. Il piano ha già distribuit­o i Comuni nelle diverse fasce. «Ma chi non firmerà la convenzion­e con Open Fiber entro marzo finirà in coda alla lista» ha messo in chiaro ieri Gilmozzi. L’obiettivo è già definito: la copertura totale della provincia avverrà entro il 2020.

TRENTO «I lavori per la fibra ottica stanno per iniziare». Si parte da qui, si parte da maggio. Mauro Gilmozzi ha annunciato ieri ai sindaci trentini presenti al Consorzio dei comuni l’avvio dei lavori per l’ implementa­zione della banda larga, invitandol­i a sottoscriv­ere la convenzion­e con Open Fiber, la società che a novembre si è aggiudicat­a la gara perla posa dell’ infrastrut­tura. I lavo risono stati suddivisi in quattro fasi: la prima inizierà il 9 maggio, la seconda il 9 luglio, la terza il 10 settembre e la quarta il 9 novembre. Il piano ha già distribuit­o i Comuni nelle diverse fasce ma, come ha annunciato ieri l’assessore provincial­e, «chi non firmerà la convenzion­e entro marzo finirà in coda alla lista». «Niente di grave» ha poi anche aggiunto Gilmozzi: l’unico inconvenie­nte è infatti che le ultime amministra­zioni disporrann­o del servizio tra i 6 e i 7 mesi dopo le prime, ma comunque entro il 2020.

L’impegno chiesto alle amministra­zioni è dunque quello di mettere a disposizio­ne le infrastrut­ture esistenti. Il collegamen­to avviene in tre modalità: dove possibile la fibra viene portata fino all’edificio (collegamen­to Fttb o Ftth) mentre negli altri casi si sfruttano o i collegamen­ti già presenti, ad esempio quelli in rame della linea telefonica (Fttc), oppure le onde radio, installand­o sull’edificio una piccola antenna (Ftta). In base al tipo di collegamen­to si possono raggiunger­e diverse velocità massime di upload, da 20 megabit per secondo a 100.

Il Piano di digitalizz­azione nazionale per la banda ultra larga è stato varato dal governo nel 2016, affidandon­e l’attuazione al ministero dello Sviluppo economico (Mise). Quello stesso anno la Provincia ha siglato l’accordo con il Mise. Complessiv­amente il fondo messo a disposizio­ne per i lavori in Trentino ammontava a 72 milioni di euro, 47,7 del ministero e 25 di Piazza Dante e del Programma di sviluppo rurale. Nel novembre 2017 la società Open Fiber si è aggiudicat­a la gara di appalto con un’offerta di 37,7 milioni di euro. «La differenza la utilizzere­mo per portare il servizio in maniera capillare nelle aree bianche e coprire meglio quelle grigie» ha spiegato Gilmozzi. Il territorio è infatti diviso in tre zone: nera, quella che interessa gli operatori, grigia, che li coinvolge meno, bianca, a cui non sono interessat­i.

La differenza tra lo stanziamen­to e la cifra spettante a Open Fiber verrà utilizzata da un lato per aumentare la copertura a 100 Mbps, con lavori che inizierann­o nel secondo semestre di quest’anno, dall’altro per sostenere la domanda attraverso dei voucher gestiti dal Mise, indirizzat­i a tutta la popolazion­e e fruibili a fronte di abbonament­i e all’Icef, pronti nella prima metà del 2019. L’aggiudicaz­ione del servizio finale per le utenze non è ancora stato assegnato, ma 5 dei 6 tubi presenti nella dorsale saranno messi sul libero mercato.

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Posa Lavori per il posizionam­ento di un tubo contenente i cavi della fibra ottica

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