Itas, Ivass non ha ancora vistato il nuovo statuto
La società: «Assise il 9 marzo, non possiamo aspettare. La vigilanza è a conoscenza»
Negli incontri territoriali con i delegati, il presidente di Itas Lorenz presenta solo la proposta di nuovo statuto. L’Ivass non ha ancora dato l’ok definitivo. Ma l’assemblea è venerdì della prossima settimana.
TRENTO Agli incontri con i delegati che il presidente di Itas Fabrizio Lorenz sta tenendo a livello nazionale, non viene illustrata la versione definitiva dello statuto, ma solo una «proposta». Il motivo: il «controllore» Ivass non ha ancora dato il via libera. Difficile che l’ok possa arrivare in tempo utile per gli incontri in regione di domani e dopodomani. «Ivass però è consapevole della nostra attività» fanno sapere da Itas. D’altronde l’assemblea è il 9 marzo, venerdì della prossima settimana, «non si può aspettare».
Il tour di Lorenz e del vice Giuseppe Consoli l’altro ieri è iniziato a Bologna, con scarsa affluenza causa maltempo, ieri poi si è spostato a Milano; toccherà domani Bolzano e dopodomani Trento. I partecipanti hanno appreso quanto ha fatto il consiglio uscente in termini di assetti interni e controlli incrociati dopo la svolta nella governance. Inoltre sono stati informati circa le proposte di modifica statutaria elaborate dal cda uscente, in particolare sull’introduzione dell’amministratore delegato e sulle regole di un’assemblea elettiva. Il problema è che, alla richiesta di documenti cartacei, i vertici Itas hanno dovuto rispondere negativamente, perché ancora non c’è il placet dell’istituto di vigilanza, l’Ivass.
La società è consapevole del problema, ma ha già fissato l’assemblea per venerdì della prossima settimana e si è presa l’impegno di informare adeguatamente i delegati prima del voto. Quindi, per ora, ha deciso di «anticipare le proposte per rendere edotti i delegati». Di pari passo «Ivass sta terminando le proprie valutazioni», ma «è consapevole della nostra attività di informazione». L’approvazione è attesa nei prossimi giorni, ma di fatto i delegati non posso ancora farsi un’idea sulla versione definitiva. A Bolzano o a Trento il testo sarà disponibile? Per ora non si può sapere. Il timore che in molti condividono è che a ci si possa trovare nella necessità di posticipare l’assemblea. Da vedere inoltre se si deciderà di mettere a votazione in blocco tutte le modifiche, oppure se si voterà punto per punto. L’ipotesi di uno schieramento contrario in assise, che per questi motivi finisca per bloccare la riforma statutaria, per ora sembra lontana, ma bisogna attendere gli eventi.
Prosegue intanto il confronto a distanza fra il duo Lorenz-Consoli e l’avvocato Andrea Girardi. Per ora non ci sono notizie di una possibile convergenza, anche se molti delegati, magari non i più schierati, gradirebbero il 24 aprile in assemblea elettiva una sola lista. Le modifiche proposte ai delegati riguardano anche le regole elettive. A quanto pare sarà introdotto un voto di lista: ogni gruppo, per proporsi, dovrà avere l’appoggio e la firma di almeno il 25% dei delegati, vale a dire una cinquantina dei circa 190 soggetti con diritto di voto. Previsto anche un «premio di consolazione»: se la lista avversaria sarà in grado di raggiungere almeno il 30% dei voti, potrà avere di diritto due consiglieri in cda.
L’impressione è che fuori regione ci sia un buon sostegno ai vertici uscenti, mentre soprattutto in Trentino si percepisce la voglia di cambiamento per cui Girardi sta lavorando sodo. Da capire se c’è abbastanza tempo perché un soggetto terzo riesca a fare da mediatore per evitare spaccature fra i delegati e nella rete agenziale.
Intanto nei giorni scorsi il cda di Itas ha esaminato i dati di gennaio: il ramo danni ha raccolto 68 milioni di premi (+14,8% a termini omogenei). Il ramo Vita vede un +15,9% nella raccolta di Plurifonds, per arrivare a 676 milioni con 62.000 iscritti.