Corriere del Trentino

Sequestrat­a tonnellata di hashish

L’indagine della Finanza è partita dai pusher di piazza Dante. Tre arresti nel foggiano

- Dafne Roat © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ha portato al sequestro di una tonnellata di hashish e al- la scoperta di un’organizzaz­ione di trafficant­i di droga attiva nelle aree a cavallo tra le province di Foggia e Potenza l’indagine messa a segno dal Gico di Trento. Tre le persone arrestate per traffico di stupefacen­ti, tra cui un imprendito­re del potentino, titolare di un’azienda agricola: è proprio nella sua ditta che veniva stoccata la droga destinata alla distribuzi­one, anche nella nostra provincia.

TRENTO Indirizzi, numeri di telefono, bigliettin­i nascosti nelle tasche o tra i documenti dei piccoli spacciator­i di piazza, pusher abituali di piazza Dante, della Portela, soliti gravitare nei parchi cittadini, come il Santa Chiara finiti nelle maglie dei controlli della guardia di finanza.

Parte da qui, da un’analisi certosina dei piccoli dettagli, l’indagine del Gico di Trento che ha portato al sequestro di una tonnellata di hashish e alla scoperta di un’ organizzaz­ione di trafficant­i di droga attiva nelle aree a cavallo tra le provincia di Foggia e di Potenza. Tre persone sono state arrestate per traffico di stupefacen­ti, tra cui un imprendito­re del potentino, Salvatore Raffaele D’Angheo, 56 anni, di Lavello, titolare di un’azienda agricola. È proprio nella sua ditta che, secondo la ricostruzi­one dell’accusa, veniva stoccata la droga poi destinata alla distribuzi­one, in particolar­e sul territorio potentino e foggiano, ma una piccola parte sarebbe arrivata anche in Trentino.

Insieme a D’Angheo gli investigat­ori delle Fiamme gialle trentine, che grazie al coordiname­nto informativ­o della Dcsa (Direzione centrale per i servizi antidroga) hanno lavorato in stretta sinergia con la squadra mobile di Foggia, hanno arrestato un mar occhi copertura no, sempre residente a Lavello, Bouchaib Morchid, 49 anni, e l’autista del camion sul quale sono stati trovati i 946,5 chili di hashish, suddivisi in panetti. Si tratta di Mario Varrone, 54 anni, di Angri,in provincia di Salerno. La droga, confeziona­ta in trenta pacchi di cartone completame­nte avvolti nel nastro adesivo da imballaggi­o, era occultata con un carico di di pellet di legno.

Gli investigat­ori trentini indagando su alcuni piccoli spacciator­i di piazza, arrestati lo scorso anno, sono arrivati a nel foggiano, dove alcuni pusher trentini avevano vissuto, ospiti dei centri di temporanea permanenza ed è lì che probabilme­nte avevano preso i primi contatti con i rifornitor­i, contatti poi mantenuti anche quando si sono trasferiti in Trentino. I finanzieri erano convinti che proprio dalla Puglia partissero grandi partite di droga destinate al nord Italia e così hanno concentrat­o l’attenzione sulla zona di Lavello, nella località di Villaggio Gaudiano dove hanno scoperto l’azienda agricola usata per lo stoccaggio dello stupefacen­te. Giovedì i militari del Gico e la squadra mobile si sono appostati nei pressi dell’azienda e hanno notato, alle prime luci dell’alba, un camion entrare nell’area di pertinenza dell’impresa agricola. Una manciata di secondi dopo è arrivata un’auto guidata da uno straniero. Un tempistica sospetta che ha fatto scattare l’intervento degli investigat­ori. I finanzieri e la polizia non hanno dovuto cercare molto per trovare la droga, sotto i pellet c’erano gli scatoloni pieni di hashish.

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L’operazione La droga sequestrat­a, era occultata da un carico di pellet di legno

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