«Sicurezza, patto operativo tra Stato e Provincia»
Proposta di Civica Popolare. Dellai: «Non serve urlare. Conta la concretezza delle idee»
Lavorare a una norma TRENTO di attuazione dello Statuto che preveda un patto operativo fra Stato e Provincia in tema di sicurezza. È questa la proposta della lista Civica popolare su uno dei cavalli di battaglia di questa campagna elettorale che i candidati trentini Lorenzo Dellai, Gianpiero Passamani e Eleonora Angeli hanno presentato ieri mattina: un decalogo formulato sulla base dell’accordo adottato dalla Conferenza unificata (Stato, Regioni ed enti locali) lo scorso gennaio, da declinare a livello nazionale e locale.
Fra i punti qualificanti della proposta, l’introduzione della possibilità del concorso finanziario della Provincia per rafforzare gli organici e l’operatività delle forze di polizia dello Stato sul territorio, mantenere e completare la rete delle caserme dei Carabinieri e potenziare la dotazione di mezzi e attrezzature per le forze dell’ordine. In secondo luogo, il raggiungimento di un’intesa per una maggiore sinergia operativa fra i corpi di polizia statali e locali, anche attraverso l’integrazione delle sale operative per un più intenso scambio di informazioni. «Perché il grado di attenzione di una forza politica al tema della sicurezza non si misura nei decibel delle urla dei suoi esponenti, ma sulla qualità e la concretezza delle proposte» evidenzia Dellai. Civica popolare ne formula una anche per l’accoglienza dei migranti, rivendicando la necessità di un accordo con lo Stato per «sperimentare una modalità nuova, ovvero obbligatoria, di inserimento dei richiedenti asilo in programmi di formazione e attività socialmente utili». La Provincia, inoltre, «potrebbe studiare una soluzione per aiutare lo Stato a far sì che le commissioni territoriali che valutano le richieste di asilo possano svolgere tale funzione in tempi più brevi». Fra le altre idee, anche il potenziamento degli interventi formativi e sociali all’interno del carcere, per il quale «una maggiore responsabilità della Provincia nella gestione è uno dei punti su cui lavorare». «Ragionevole e condivisibile», infine, per Dellai, la perplessità espressa dal presidente degli artigiani Marco Segatta riguardo alla Flat tax (Corriere del Trentino di ieri): «Ridurre le tasse a partire dai redditi medi e bassi — è la strada da seguire per l’ex governatore — concentrare gli sforzi per agevolare le imprese che investono e per abbassare l’onere fiscale che incide in maniera eccessiva sul costo del lavoro».