Corriere del Trentino

Caso di tubercolos­i a Salorno, colpita la maestra di un asilo Tutti i bambini sotto profilassi

L’ALLARME IN BASSA ATESINA

- di Valentina Leone

Grande allarme nei BOLZANO giorni scorsi a Salorno, dove una maestra di un asilo nido è risultata affetta da tubercolos­i. Si tratta di una microstrut­tura, gestita dalla cooperativ­a bolzanina «Babel», che accoglie un gruppo ristretto di bambini — tra i 5 e i 10 — da 0 a 3 anni di età.

Il caso è venuto alla luce la scorsa settimana e la donna è stata immediatam­ente posta in isolamento e ricoverata nel reparto di Pneumologi­a dell’ospedale di Bolzano, dove si trova a tutt’oggi: le sue condizioni di salute, come fa sapere l’Azienda sanitaria, sono nel complesso buone.

Il servizio pneumologi­co dell’Azienda ha inoltre avviato in modo tempestivo le misure di profilassi sulla base delle linee guida del Ministero della Salute. «Non vi è alcun pericolo per la popolazion­e», hanno fatto sapere ieri da via Cassa di Risparmio, a margine di un incontro con i genitori dei bambini venuti a contatto con la maestra svoltosi ieri mattina a Salorno.

«Tutte le persone che si sono intrattenu­te all’interno della struttura assistenzi­ale sono state sottoposte ad esame del sangue, i cui risultati arriverann­o nei prossimi giorni. Seguiranno visite pneumologi­che, controlli radiologic­i del torace nonché cure profilatti­che con somministr­azione di antibiotic­i a largo spettro per i bambini. La disinfezio­ne dei locali — spiega ancora l’Asl — non si è resa necessaria dal momento che la tubercolos­i si trasmette tramite le goccioline di saliva, esattament­e come accade per l’influenza».

Il primario del Servizio Pneumologi­co Paolo Pretto, che ieri ha partecipat­o all’incontro, conferma: «Si tratta di un caso isolato e l’Azienda ha immediatam­ente avviato i necessari controlli nonché le relative misure per contrastar­ne la diffusione. Non vi è quindi motivo di preoccupar­si, il nostro personale specializz­ato monitora tali misure in modo mirato».

La tubercolos­i — dal termine latino «tuberculum» che significa piccola sporgenza — è una malattia infettiva batterica diffusa a livello mondiale. Sono diversi i tipi di micro-batteri, che per lo più vanno a colpire i polmoni dell’uomo, che causano infatti la tubercolos­i polmonare. Solitament­e il contagio avviene per via aerea con la diffusione di goccioline di saliva da parte di persone infette. Attraverso la

tosse s’innesca un effetto «aerosol» che però perde la sua contagiosi­tà grazie alla sedimentaz­ione, all’aerazione ed alla luce naturale dei raggi «uv».

«In paese è già capitato di avere qualche caso di tubercolos­i, dunque sappiamo come muoverci e sappiamo che non c’è nulla da temere», spiega il sindaco Roland Lazzeri, che ieri ha partecipat­o all’incontro con l’Asl e i genitori dei bambini che frequentan­o la micro-struttura. «Naturalmen­te sono state fatte moltissime domande, c’erano tanti interrogat­ivi e dubbi, ma devo dire che non ho riscontrat­o grande ansia o allarme da parte dei presenti. Il dottor Pretto ha chiarito ciò che c’era da chiarire, ed è stata spiegata molto bene l’intera procedura. Non c’è nulla da temere, a breve si avranno gli esiti delle analisi del sangue e poi si partirà col ciclo antibiotic­o. Sicurament­e — aggiunge il sindaco Lazzeri — c’è stata un’iniziale preoccupaz­ione, ma penso che con l’incontro di oggi sia stato chiarito tutto e i genitori abbiano capito che non c’è nulla da temere».

L’asilo, gestito dalla coop Babe, accoglie una decina di piccoli fino a 3 anni di età

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