Soci sovventori Lorenz chiarisce i versamenti
I 15 milioni «extra-Vhv» torneranno nel patrimonio
I 15 milioni dei soci sovventori «non Vhv», momentaneamente esclusi dal calcolo del margine di solvibilità, verranno reintegrati grazie alle modifiche statutarie di Itas in approvazione il 9 marzo.
TRENTO Questa sera è in programma l’incontro fra i vertici di Itas Mutua e i delegati di Trento, per parlare di modifiche statutarie in assemblea il prossimo 9 marzo. A tal proposito, il presidente Fabrizio Lorenz ha mandato alla rete degli agenti una lettera in merito ai versamenti dei soci sovventori.
I 15 milioni versati da Vhv sono stati oggetto di una riclassificazione che «risponde all’applicazione dei principi contabili internazionali, da utilizzarsi per la redazione dei soli bilanci consolidati delle imprese di assicurazione aventi sede nell’Unione europea». In base a tali principi «il versamento effettuato a titolo di fondo di garanzia dal nostro partner Vhv va considerato (a prescindere dalla qualificazione giuridica italiana che non muta) debito in quanto è previsto che, decorsi 10 anni dalla loro stipula e al verificarsi di determinate condizioni, ha diritto a cedere ad Itas Holding spa la propria quota». «Ciò ha comportato un contenuto impatto negativo sull’indice di solvibilità di gruppo in quanto calcolato sulla base dei medesimi criteri».
«Per quanto riguarda i versamenti al fondo di garanzia effettuati dagli altri soci sovventori della nostra società ammontanti anch’essi a 15 milioni, gli stessi, seppur costituenti fondo di garanzia sia agli effetti del bilancio civilistico che di quello consolidato, sono stati al momento esclusi dal calcolo del margine di solvibilità per una carenza formale dello statuto, carenza che verrà sanata già in occasione della prossima assemblea del 9 marzo. A partire da tale data pertanto i versamenti in parola al fondo di garanzia potranno essere riutilizzati ai fini del margine di solvibilità migliorandolo di circa 3 punti percentuali».