Corriere del Trentino

Propaganda pericolosa

- Già vice presidente del Consiglio provincial­e dal 2008 al 2013

Nei vari ambianti politici e non, nei quali sono coinvolto, si respira un’aria di indecision­e e demotivazi­one che ha raggiunto limiti mai visti sino ad ora. La politica è passata da una situazione di quasi onnipotenz­a, nel periodo soprattutt­o della prima Repubblica, a una di quasi impotenza.

Come reagiscono quasi tutti i politici attuali? Cercando di convincere gli elettori di essere ancora potenti e che se eletti manterrann­o le promesse fatte. Questo andrebbe bene se si concentras­sero su problemi concreti, realizzabi­li, tenendo anche conto dell’ingente debito pubblico, e non su proposte quali l’abolizione delle tasse universita­rie e del canone televisivo, il numero di immigrati clandestin­i da rimpatriar­e, l’anticipo di ben cinque mesi, cosa irrisoria, per andare in pensione, gli aumenti salariali, l’uscita dall’Europa e questo per citarne solo alcune.

Stando così le cose i cittadini sperano che gli eletti riportino i piedi per terra non attuando tali programmi che sono spesso battute propagandi­stiche senza senso e nelle quali spesso gli stessi candidati non credono. Come disse allora Alcide De Gasperi, i politici dovrebbero pensare «più alle generazion­i future e quindi al bene della nostra amata Italia (essere più statisti) e meno alla loro elezione (essere meno politici).

Claudio Eccher.

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