Boschi e Durnwalder
Maria Elena Boschi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, come è noto è stata catapultata da Roma a Bolzano. Una candidatura che ha fatto storcere il naso a Louis Durnwalder, storico ex presidente della Provincia, che Gian Antonio Stella ha intervistato sul Corriere della Sera di qualche giorno fa trovandolo in compagnia della candidata di Forza Italia, Micaela Biancofiore. Biancofiore è un’altoatesina di lingua italiana che, secondo Durnwalder, avrebbe diritto di rappresentanza a Roma. In casa Pd, poi, bruciano le dimissioni dal partito di Roberto Bizzo, renziano di ferro, che ora attacca: «L’autonomia è come una bicicletta. Ha due ruote. Una tedesca, una italiana. Come possiamo pesare, noi italiani, se non possiamo neppure esprimere un candidato nostro?». Di sicuro né con Boschi, né con Bressa.
Mario Basile, ra una volta, quelle di centrosinistra.
Al loro interno la lista «Insieme» che con grande fatica ha cercato di far sapere all’opinione pubblica le proprie proposte, di un programma concreto, senza promesse lunari o mirabolanti, diventa un investimento sicuro per il futuro. È evidente che davanti a noi ci aspettano giorni convulsi. Occorrerà anche riaprire il cantiere del centrosinistra, continuando sul sentiero tracciato dal governo Gentiloni, ma confrontandosi anche con chi in questa fase ha preferito fare scelte alternative. Ci conforta il fatto che Romano Prodi abbia indicato in «Insieme» il nucleo iniziale per un nuovo progetto politico capace di recuperare quella spinta riformista e solidale, che era stata dell’Ulivo. Alessandro Pietracci,
Marco Boato