Corriere del Trentino

POLITICA DEGLI ANNUNCI MA COSÌ NON SI GOVERNA

- Antonio Sartori, TRENTO © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sono rimasto stupito nel leggere per l’ennesima volta dell’idea di costruire una cittadella dello sport a Mattarello, sui terreni dove anni fa si voleva edificare una sorta di polo militare. Stupito in quanto si continua a parlare, a magnificar­e un simile intervento, senza uno straccio di progetto. Capisco che in campagna elettorale tutto è consentito per strappare un pugno di voti, ma ci deve essere un limite. Qualcuno prima o poi spiegherà, in primis agli abitanti di Mattarello, cosa intende fare dei terreni San Vincenzo. A oggi ho letto solo chiacchier­e che lasciano il tempo che trovano, promesse in libertà, mega progetti (uno stadio da 15.000 posti) che non stanno né in cielo né in terra. Un giorno si dice che le campagne di Mattarello, il vero polmone verde della città, devono essere preservate; qualche settimana dopo si scopre che ci potrebbe stare anche una colata di cemento. Non penso sia questo il modo di governare un territorio. Domenica andremo a votare, mi auguro che dalla prossima settimana si torni a ragionare con i piedi per terra.

LCaro Sartori, ei si stupisce nel leggere le varie ipotesi in merito al futuro dei terreni San Vincenzo di Mattarello. Purtroppo bisogna constatare che ci troviamo a fare i conti con una superficia­lità disarmante dei nostri amministra­tori. La politica degli annunci è uno dei pezzi forti, ci si alza al mattino e via con le idee più strampalat­e. Vince chi la spara più grossa, di certo non è questo il modo di governare un territorio. Abbiamo parlato molto della Valdastico e di come sia quantomeno curioso, se non miracoloso, che un progetto nato nel 1968 riesca nel 2018 ad avere ancora un suo credito. Ma come la mettiamo, ad esempio, con la funivia Trento-Bondone? Sparita dai radar per anni (il primo progetto dovrebbe essere datato 1947), improvvisa­mente torna a essere sbandierat­a come possibile salvezza della montagna cittadina. Dibattiti, spaccature tra favorevoli e contrari, una spruzzatin­a di costi che non guasta mai e l’immancabil­e chiusura all’insegna del tavolo di lavoro messo in piedi per approfondi­re. Intanto il tempo passa e il Bondone, sconsolato, attende il suo momento. Come vede il trend accomuna cittadella dello sport, Valdastico, funivia Trento-Bondone: ipotesi gettate nella mischia, buone per tutte le stagioni. Vorrei essere fiducioso come lei, ma dubito che le cose possano cambiare a stretto di giro di posta. Ovviamente, spero di essere smentito.

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