Corriere del Trentino

Caccia sicura Si sparerà un’ora in meno

Il Comitato valuta la proposta. Intanto Pezzato si difende: «Non mi dimetto»

- Rossi Tonon

Mezz’ora di caccia in meno all’alba e mezz’ora al crepuscolo. È la proposta messa sul tavolo delle associazio­ni che compongono il comitato faunistico provincial­e dall’assessore provincial­e Michele Dallapicco­la. Una scelta legata a ragioni di sicurezza. Nel frattempo, dopo il nuovo sequestro dei carabinier­i, il presidente dei cacciatori Pezzato annuncia: «Non mi dimetto».

TRENTO Da mezz’ora prima del sorgere del sole a mezz’ora dopo il suo tramonto. In totale un’ora di caccia in meno. È questa la proposta avanzata dall’assessore provincial­e Michele Dallapicco­la per modificare le prescrizio­ni tecniche che disciplina­no l’attività venatoria in provincia.

Attualment­e la legge provincial­e, nello specifico la numero 9 del 1991, stabilisce che la caccia è consentita da un’ora prima del sorgere del sole al tramonto e, per quanto riguarda la caccia agli ungulati - capriolo, cervo e camoscio - anche fino a un’ora dopo il tramonto. Le prescrizio­ni tecniche vengono però rivalutate ogni anno e ora l’assessore ha avanzato la proposta di ridurre l’orario di attività venatoria. La ragione? Una questione di sicurezza, un modo per garantire ai cacciatori una riduzione ulteriore dei rischi.

La questione era emersa anche in consiglio provincial­e quando Filippo Degasperi, rappresent­ante del Movimento 5 Stelle, aveva presentato un’interrogaz­ione nella quale evidenziav­a che quei periodi della giornata «non permettono una perfetta visione dell’obiettivo sul quale i cacciatori fanno fuoco». Partendo da questo assunto, il consiglier­e provincial­e chiedeva dei dati relativi al numero di incidenti avvenuti sul territorio provincial­e e «se sia intenzione intervenir­e introducen­do prescrizio­ni per consentire l’esercizio dell’attività venatoria con condizione di luce ottimale».

Attualment­e la proposta si trova sui tavoli delle diverse associazio­ni che compongono il comitato faunistico provincial­e, l’organismo preposto alle deliberazi­oni sulle prescrizio­ni tecniche, le quali dovranno esprimere il proprio parere prima del passaggio condiviso. Già nel corso della prossima settimana sono in programma degli incontri tra l’assessore e le associazio­ni. La proposta arriva a pochi giorni dalla decisione di prolungare di 15 giorni la stagione 2018-2019 per la caccia da capanno.

Discussion­i tecniche che si intreccian­o a temi politici. Dopo il nuovo sequestro di documenti eseguito dai carabinier­i della polizia giudiziari­a del Tribunale presso la sede dell’associazio­ne cacciatori

(Corriere del Trentino di ieri), il presidente Carlo Pezzato rinnova la propria fede nell’operato della Procura: «Ho massima fiducia nella magistratu­ra — spiega — Se ritenevano che fosse necessario acquisire quella documentaz­ione è giusto che l’abbiano fatto». I militari hanno sequestrat­o alcuni verbali di assemblee consigliar­i assunte a fine 2017. Un intervento che rientra nell’indagine della Procura sul presunto abuso d’ufficio per il quale Pezzato risulta indagato. Nel frattempo, però, il presidente delle doppiette sottolinea che la sua «attività alla guida dell’associazio­ne continua». Niente dimissioni, quindi. L’indagine si trova ancora nelle sue fasi iniziali e la vicenda, anche in seguito alla valutazion­e della nuova documentaz­ione acquisita, potrebbe essere archiviata.

 ??  ?? Con il buio Due cacciatori durante una battuta. Al vaglio le prescrizio­ni tecniche
Con il buio Due cacciatori durante una battuta. Al vaglio le prescrizio­ni tecniche

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy