Veterinaria, l’assalto «Banda spregiudicata»
Assalto alla Veterinaria Tridentina, ecco l’atto d’accusa. Le staffette della banda con le auto a noleggio
TRENTO Avevano a disposizione «utenze sporche e risorse umane». Una banda di professionisti, «soggetti pluripregiudicati pienamente inseriti in un circuito criminogeno e specializzati in reati contro il patrimonio, capaci di organizzare con professionalità, spregiudicatezza e determinazione furti mirati di merce di valore».
Il gip Claudia Miori parla di esperti del crimine, con «specifiche potenzialità delinquenziali», nell’ordinanza a carico dei quattro napoletani, Pasquale Finizio, Ciro Termini, Francesco Genni e Antonio Boccolino, arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Trento per il colpo alla «Veterinaria Tridentina», messo a segno il 7 dicembre scorso. Il giudice, che ha accolto le richieste del pm Carmine Russo, nell’atto d’accusa sottolinea lo spessore criminale della banda, ladri esperti che agivano su commissione con strategie ben definite. Secondo quanto trapela dalle indagini dei carabinieri i malviventi prima di ogni colpo effettuavano sopralluoghi mirati per verificare i sistemi di sorveglianza e la presenza o meno di un servizio di vigilanza armata.
Capaci e abili, una volta individuato l’obiettivo, riuscivano con grande perizia a disinnescare ogni tipo di antifurto perimetrale e volumetrico. Così avevano fatto anche la fredda notte di dicembre quando sono entrati in azione nel magazzino della nota azienda trentina specializzata nella vendita di farmaci per uso veterinario. I ladri avevano svuotato gli scaffali rubando merce per oltre 300.000 euro, caricata su un camion rubato poco prima del colpo in via Guetti.
La banda utilizzava auto a noleggio come staffette da Napoli a Trento e ad altre città per «scortare» i camion carichi di merce rubata. Il gruppo di malviventi, secondo gli accertamenti dei militari dell’Arma, effettuavano almeno un colpo al mese e i bottini superavano sempre i 100.000 euro. Le indagini proseguono, si cercano i mandanti.
L’ordinanza Il gip: «Professionisti con disponibilità di utenze sporche e risorse umane»