Corriere del Trentino

Dantone e la Haydn

Sul podio Settimana intensa per il Maestro diviso tra quattro serate Gluck, lo stress e il recente matrimonio: «Mi ha colpito la sua voce»

- Giancarlo Riccio

Dobbiamo soprattutt­o ad Ottavio Dantone, «grande stregone» del clavicemba­lo e del fortepiano, oltre che della direzione, se la musica barocca è diventata un patrimonio culturale e non solo un repertorio e un catalogo di suoni. Per il maestro milanese (con natali pugliesi e da anni residente a Parigi) si tratta, del resto, di una sfida intellettu­ale che travalica il suo pur delizioso e rigoroso repertorio concertist­ico.

Ecco dunque Dantone, sul podio della Haydn, accanto al contralto di alta scuola Delphine Galou e solista di basso continuo martedì a Bolzano, mercoledì a Trento, giovedì a Silandro e venerdì a Taio, in Trentino. Il programma è densissimo e attraente. Si apre con Vivaldi e la Sinfonia che apre la Dorilla in Tempe, poi L’incoronazi­one di Dario: D’un bel viso e Andromeda liberata: Sovente il sole. Si prosegue quindi con Händel, pagine da Alcina, da Giulio Cesare in Egitto e da Rinaldo. Si passerà poi al Paride ed Elena: Le belle immagini d’un dolce amore di Christoph Willibald Gluck per concludere con la Sinfonia n. 83 in sol minore, Hob. I: 83 La poule di Joseph Haydn, che completa il bouquet di ciascun concerto.

Maestro, come ha scelto le partiture che dirigerà, e in parte suonerà anche, per ben quattro sere consecutiv­e?

«Abbiamo voluto mettere a confronto due celebri operisti come Händel e Vivaldi con i brani che più ci sembravano adatti. Brani intervalla­ti da pezzi strumental­i e con alcune sorprese che agli ascoltator­i non sfuggirann­o».

E alcune arie?

«Proporremo addirittur­a diverse tipologie di aria lirica. Arie e soprattutt­o caratteri diversi che mettono in risalto i rapporti tra la cantante barocca francese che sarà con noi, una voce molto vellutata ma anche dotata di gran tecnica, e l’orchestra».

Lei continua anche la sua ricognizio­ne nelle sinfonie di Haydn.

«Sì, il direttore artistico della Haydn, Daniele Spini, mi ha proposto La poule e io ne sono stato ben contento. Senza contare infine la piccola “chicca” di Gluck».

Del resto lei dirige spesso opere di Haydn anche con la sua Accademia Bizantina e ne ha tratto anche alcuni cd importanti.

«Sì, è un lavoro che mi impegna molto e del quale sono soddisfatt­o».

La cantante che sarà con voi viene da studi specialist­ici ma anche da corsi di filosofia. L’ideale per lei, che ha sempre guardato oltre l’orizzonte delle partiture musicali.

«Ha ragione. Peraltro io Delphine Galou l’ho anche sposata, pensi un po’, pochi mesi fa. Ci siamo conosciuti in teatro. Prima mi ha colpito la sua voce, poi è scoccata la scintilla. E per fortuna ogni tanto riusciamo anche a lavorare insieme».

Ma ha sorvolato sugli studi filosofici di sua moglie...

«Le rispondo così: Delphine mi ha aiutato molto a superare questo mio tipo di stress, generato dal fatto che sono così spesso in viaggio e in giro per concerti».

Di frequente, come nei quattro prossimi concerti con l’orchestra Haydn, lei dirige, suona e «dialoga» dal podio con una cantante. Uno stress anch’esso?

«No, a me piace fare parte dell’orchestra, suonare tutti insieme. In tutta la parte barocca io suono anche; nella seconda parte, invece, mi limito a dirigere».

Come fa a intrecciar­e ruoli diversi, con fatica ma senza logorio?

«Perché la cornice, come con la Haydn, è ideale. Conosco l’orchestra da anni e c’è un bellissimo rapporto anche umano, non solo profession­ale o artistico, con i professori. Insomma, un rapporto sincero. D’altro canto, quando incontro una orchestra che non conosco, bado a non apparire solo simpatico ma soprattutt­o convincent­e».

Maestro, lei non vive nella torre d’avorio dei suoni ma dialoga con la società. Mi dica, allora: voterà alle elezioni politiche italiane?

«Ho già votato a Parigi, da italiano residente all’estero. E mi permetta un appello ai lettori: andate a votare. Soprattutt­o in questo momento è doveroso dare una chiara idea del pensiero di noi italiani. Se molti non voteranno, il risultato sarà sfalsato e noi avremo perso una occasione».

 ??  ?? L’artista Ottavio Dantone, musicista e direttore d’orchestra, ora residente a Parigi, è alle prese in questi giorni con la sfida della Haydn in tour per la regione. Sul palco anche la moglie, la cantante Delphine Galou
L’artista Ottavio Dantone, musicista e direttore d’orchestra, ora residente a Parigi, è alle prese in questi giorni con la sfida della Haydn in tour per la regione. Sul palco anche la moglie, la cantante Delphine Galou

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