Corriere del Trentino

«Trentino, adesso il governo»

Salvini euforico: abbiamo sfondato, siamo pronti. «Rossi come Renzi, arrogante»

- di Marika Damaggio

Dopo il trionfo delle Politiche in Trentino, Matteo Salvini indica a Lega e alleati di centrodest­ra, l’obiettivo del governo provincial­e. Sul nome del candidato, però, non si sbottona. «Vedremo prima squadra e programma». Ma è certo che Ugo Rossi vada cacciato da piazza Dante. «Rossi è arrogante come Renzi — incalza — quando perdi le elezioni non è colpa dei trentini o degli italiani, ma sei tu che hai governato male». E sull’autonomia: «Non togliamo, ma diamo a chi non ha».

e aperto anche a tutte le realtà civiche, davvero civiche. Penso agli autonomist­i veri e non a quelli che hanno collaborat­o con Renzi e con Rossi per tanto e troppo tempo. E quindi non vedo l’ora di cominciare a lavorare».

Per la guida della coalizione provincial­e pensa a volti premiati da queste elezioni, come Fugatti?

«Più che i nomi a me interessa il programma. Lo dico a livello nazionale, ora che abbiamo vinto le elezioni, e lo dico anche a livello locale: a noi non interessa sparare il nome del presidente, mi interessa avere la squadra e il programma perché fra Trento e Bolzano c’è ancora troppa distanza dal punto di vista della disoccupaz­ione, si può crescere e fare delle proposte».

Il governator­e Ugo Rossi ha detto che il voto alla Lega centralist­a è un paradosso, in Trentino. Lo è?

«Dico che gli elettori hanno sempre ragione e Rossi ha la stessa arroganza di Renzi. Quando perdi le elezioni non è colpa dei trentini o colpa degli italiani che non ti hanno capito, sei tu che hai governato male. Renzi ha governato male a Roma e Rossi ha governato male in Trentino».

Ma come si coniugano le istanze dell’autonomia speciale con il programma della Lega di oggi?

«L’Autonomia è parte del nostro essere: Maroni e Zaia hanno firmato la settimana scorsa il pre-accordo. Io, se vado al governo, mi sono impegnato a cominciare questo percorso anche con tutte le altre regioni che lo chiedono: dalla Puglia al Piemonte, dalla Liguria alla Campania. Quindi nei prossimi cinque anni c’è la possibilit­à che l’Italia diventi un Paese moderno, efficiente, federale. Pure in Trentino che ha usato la parola autonomia per farsi gli affari propri».

Quindi nessuna volontà di ritoccare la specialità?

«Assolutame­nte no. Non togliamo a chi ha, ma diamo a chi non ha».

Ha citato Bolzano. L’Alto Adige resta fortino dell’Svp a cui spesso Berlusconi ha cercato di tendere la mano. Potrebbe essere un partner per governare?

«Noi abbiamo un programma concreto e l’Autonomia è uno dei nostri dieci punti insieme alla riduzione delle tasse, cancellazi­one della legge Fornero, legittima difesa, trasformaz­ione dell’Italia in un Paese federale e gestione dell’immigrazio­ne. Ecco penso che la sinistra sia stata punita anche in Trentino, come a livello nazionale, perché ha preso l’Italia per un campo profughi. Chiunque firmi l’impegno per portare avanti il nostro programma ha la mia attenzione».

Cosa ha consentito, in Trentino, di quadruplic­are i consensi? Il radicament­o territoria­le?

«Io ho girato l’Italia parlando di problemi veri e dando risposte concrete. Il centrosini­stra ha girato l’Italia per due mesi cercando fascisti, nazisti, leghisti. Gli altri partiti si ricordano delle elezioni a un mese dal voto, ma noi ci siamo sempre: nei gazebo e nei consigli comunali. Io ringrazio i militanti che sono rimasti quando eravamo al 3% e adesso festeggian­o».

Ma le elezioni politiche seguono traiettori­e diverse rispetto a quelle locali?

«Insomma, non direi: se governi bene a livello locale ti premiano a livello nazionale. Anche a Trento c’è una sinistra che parla poco dei problemi veri e si occupa più delle questioni romane. Eppure nell’incontro a Pergine ho sentito lamentele sugli ospedali di valle che chiudono, sui punti nascita, sul costo della vita in montagna, sul sistema degli appalti che è ancora chiuso sul clientelis­mo. Se hanno perso nonostante i sondaggi e i soldi significa che hanno sbagliato. Ecco, in ottobre ci sarà il secondo storico passaggio: una gestione nuova e trasparent­e della Provincia. La gente ha dato un chiaro segnale di cambiament­o e io ci credevo».

Quindi ha puntato sul Trentino?

«Quando c’erano le assegnazio­ni dei seggi nella coalizione, in Trentino non ci voleva andare nessuno. “Mettiamo noi uomini e donne del territorio”, ho detto. E ci avevamo visto giusto. Gli elettori hanno punito l’arroganza del Pd che ha preso Trentino e Alto Adige come riserva di caccia. Io non avrei mai candidato Boschi».

 ?? (Foto Stefano Cavicchi) ?? Exploit Matteo Salvini, ha portato la Lega al primato nel centrodest­ra e ora ambisce all’incarico da Mattarella per cercare una maggioranz­a per un governo. Stessa ambizione per il M5s
(Foto Stefano Cavicchi) Exploit Matteo Salvini, ha portato la Lega al primato nel centrodest­ra e ora ambisce all’incarico da Mattarella per cercare una maggioranz­a per un governo. Stessa ambizione per il M5s

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