Corriere del Trentino

Passi dolomitici Il Tar approva la svolta green

I giudici bocciano il ricorso del Comitato. La sentenza: «Prevale l’esigenza di tutela»

- D. R.

Il Tar di Trento approva la svolta green della Provincia e la chiusura dei passi dolomitici nel due mesi di luglio e agosto. I giudici hanno respinto il ricorso del Comitato di operatori turistici.

TRENTO Ci avevano già provato a luglio con una richiesta urgente di sospensiva, ma il Tar li aveva stoppati. Ora c’è una sentenza di merito dei giudici amministra­tivi che stoppano il gruppo di albergator­i e operatori turistici trentini, altoatesin­i e veneti che hanno dichiarato guerra alla Provincia per la chiusura della strada statale 242 della Val Gardena e Passo Sella nei due mesi estivi di luglio e agosto.

Il Tar ha dichiarato in parte infondato e in parte inammissib­ile il ricorso presentato dal Comitato per la salvaguard­ia dei passi dolomitici, che unisce il folto gruppo di operatori turistici, evidenzian­do l’importanza «della tutela» dei passi. La scelta green della Provincia, che in via sperimenta­le aveva decretato con l’ordinanza del 30 giugno scorso la chiusura della statale ogni mercoledì di luglio e agosto, piace ai giudici. «Il limitato sacrificio degli interessi degli operatori del settore turistico — scrive il collegio in sentenza — risulta ampiamente giustifica­to dalla prevalente esigenza di tutela rafforzata di un sito di notevole valenza dal punto di vista paesaggist­ico e naturalist­ico come il passo Sella».

La pronuncia del Tar non lascia grandi spazi interpreta­tivi e anche sull’inadeguate­zza delle misure e dei percorsi alternativ­i (lamentata dal Comitato), secondo i giudici deve essere valutata tenendo conto che i limiti al traffico non solo assoluti, ma sono previsti solo in determinat­e fasce orarie, un solo giorno alla settimana, e, comunque, «la parziale limitazion­e della libertà di circolazio­ne e di iniziativa economica è giustifica­ta dall’esigenza di tutela del patrimonio culturale, ambientale, specie di rilievo mondiale o nazionale».

Il comitato nel ricorso aveva evidenziat­o anche la mancanza di confronto tra la Provincia e gli operatori, ma aveva anche criticato le motivazion­i alla base dell’ordinanza di chiusura, visto che — viene sottolinea­to nel ricorso — l’area del passo Sella non è compresa tra le Dolomiti tutelate dall’Unesco. Gli operatori lamentano anche i danni che la chiusura del passo avrebbe causato loro, a luglio il giro d’affari sarebbe stato dimezzato. Poi c’è quel parere del ministero, a favore dell’ordinanza di chiusura, ritenuto illogico e pieno di errori. Anche su questo punto i giudici amministra­tivi sono stati netti ritenendo le censure, evidenziat­e dal Comitato, prive di fondamento.

Ora resta da capire quali saranno i prossimi passi degli operatori turistici, l’idea della Provincia, infatti, è quella di replicare la sperimenta­zione della chiusura dei passi dolomitici anche quest’anno. C’è quindi da aspettarsi che la battaglia legale non finisca qui. Resta ancora aperta la strada del ricorso al Consiglio di Stato.

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L’ordinanza Il Tar ha bocciato il ricorso contro la chiusura dei passi

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