Corriere del Trentino

Savoi: Fugatti l’uomo per Piazza Dante

La neoeletta Segnana: «Sono sconvolta. Premiato l’impegno tra la gente»

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consiglio provincial­e, primo dei non eletti prenderà il posto dello stesso Fugatti diretto in Parlamento. Legge il trionfo della Lega alla luce della sua presenza sul territorio: «Il centrosini­stra, a Roma come a Trento, paga il mancato interessam­ento ai problemi concreti della gente, che vuole poche cose: la sicurezza, il lavoro, la pensione, il potersi fare una famiglia — spiega — Il centrosini­stra invece si è perso in questioni marginali, le quote rosa, la legge antiomofob­ia, si è accoltella­to per spartirsi i collegi». Tutto questo mentre la Lega coi suoi militanti era sul territorio, nei gazebo, «a far capire il programma nazionale del partito ma anche ad ascoltare le persocondi­vida ne». Certo, bissare le percentual­i odierne alle prossime elezioni provincial­i sarà difficile, «ma saremo ancora il primo partito». L’importante è che il centrodest­ra trentino replichi lo schema di coalizione nazionale coagulando intorno a sé anche le liste civiche di Claudio Cia, Walter Kaswalder, Rodolfo Borga e di «chiunque i nostri valori». Così facendo, per Savoi, «gli elettori del Patt trasferira­nno i loro voti alla Lega, come hanno appena fatto». È in questo contesto che Savoi rivendica Fugatti come candidato presidente della Provincia, «anche perché la sua vittoria in Valsugana vale doppio».

Per Boso quella delle urne è una sentenza senza appello: «Il popolo trentino attraverso il voto nazionale ha condannato la cattiva gestione dell’autonomia trentina». Ma il partito, per lui, «ha sempre avuto un nome e un cognome, Lega nord». E infatti alle primarie dello scorso anno aveva sostenuto Gianni Fava contro Salvini. «Non lo contesto, dico che è andato in un’altra direzione, gli abbiamo dato i nostri voti perché non facesse brutta figura con il Centro e il Sud si sarebbe potuto pensare a una confederaz­ione».

Intanto pass per Montecitor­io per Stefania Segnana, 43 anni, di Borgo, due figli di 8 mesi e sei anni, quinta eletta nelle fila della Lega, militante dal 2011 nel gruppo consigliar­e, prima in veste di funzionari­a. Una passione, la politica. Certo non pensava di essere eletta deputata. «Sono sconvolta - dice - ho ricevuto la notizia a mezzanotte da Savoi, poi non ho più dormito. E sull’exploit della Lega: «Premiato il nostro impegno: noi siamo sempre stati tra la gente».

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