«Il centrosinistra deve riflettere Rossi in bilico? Lo sono tutti»
Ianeselli (Cgil): «In discussione è un’idea dell’Autonomia»
Franco Ianeselli, segretario della Cgil, le elezioni nazionali di domenica sono state accolte con grande sorpresa. Lei si aspettava questi esiti?
TRENTO
«In qualche modo erano anche prevedibili,ma non in queste proporzioni. Questi risultati sono lo specchio di un Paese arrabbiato e rancoroso. Emergono questioni già raccontate, come la paura e il risentimento per gli stranieri che sono fattori che preoccupano tantissimo. Anche la situazione economica di un Paese affaticato dalla crisi ha influito molto. C’è voglia di cambiamento».
Perfino a livello provinciale il centrosinistra ha subito una pesante sconfitta ribaltando gli esiti tradizionali. Che ne pensa?
«La sconfitta del centrosinistra in questi termini non era preventivata da nessuno. Io stesso continuo a credere nell’esistenza di un un’anomalia trentina in quanto si autogoverna. Questa onda nazionale però è arrivata forte anche qui da noi e c’è dunque bisogno di una riflessione che coinvolga tutto l’ambiente su cosa sta succedendo».
Cosa deve fare ora il centrosinistra per rimettersi in piedi anche in vista delle future
«Per prima cosa non deve raccontare a se stesso che le elezioni provinciali sono una cosa diversa. Sarebbe il miglior preludio per la sconfitta. Deve esserci da parte di tutti un ascolto molto forte di quello che si respira e emerge dalla società. Il disagio e il risentimento sociale c’è anche nella nostra provincia. Certo, qui in Trentino c’è un welfare migliore dovuto all’autogoverno ma alle elezioni nazionali non si è sentito».
Crede che il presidente della Provincia Ugo Rossi sia in bilico dopo domenica?
«Mi pare che tutti lo siano. È in bilico una costruzione pluridecennale dei percorsi autonomi. Bisogna utilizzare la capacità di autogovernarsi per risolvere i problemi mettendosi ognuno in discussione».
C’è ancora la capacità dei sindacati di spostare i voti?
«Il sindacato deve concentrarsi sul proprio mestiere. Deve costruire politiche pubbliche avanzate e capire come rappresentare i sentimenti e il rancore presente nella società. Deve costruire soluzioni assieme alle persone e trasformare il disagio in un’idea di costruzione per il futuro».